Bieber re del pop
Cinque premi al cantante che batte la favorita Taylor Swift Mengoni miglior artista europeo, duetto Bocelli-Tori Kelly
La notte della musica A Milano lo show Mtv presentato da Ed Sheeran
Se Milano è stata capitale della musica per una notte allora Justin Bieber è il sindaco. E potrebbe essere un’idea vista la scarsità di candidati in tutti gli schieramenti. Il teen idol canadese trionfa con uno show semplice (ci si aspettava di più) agli Mtv Ema, i premi dell’(ex) canale musicale che ogni anno ci dicono chi sono i protagonisti del teen-pop nel mondo, senza bisogno di spiare nel loro smartphone.
Cinque statuette su sei nomination per il 21enne: miglior artista maschile, look, collaborazione per quella «Where Are You Now» dove hanno messo lo zampino Skrillex e Diplo, gente che ha il suono di dopodomani, e anche nella categoria Biggest Fans dove ha battuto gli One Direction. La boyband anglo-irlandese si è presa la rivincita nella categoria pop. Il risultato definitivo della sfida a partire dal 13 novembre con entrambi gli album, «Pressure» per Justin e «Made in the A.M.» per i quattro, pubblicati nella stessa data. Ultimo premio per Bieber nella categoria per il miglior artista nordamericano. Quando prende il primo riconoscimento, tutto di rosso vestito, i decibel all’interno del Forum esplodono.
Esce male dalla gara Taylor Swift. Aveva 9 nomination, ha vinto solo per la miglior canzone con « Bad Blood » , il suo duetto con Kendrick Lamar. Ha fatto bene a non venire o ha pagato la sua assenza? Triplo palco con una passerella che sembra un’autostrada e tiene assieme tutto. L’apertura della serata (in diretta su Mtv8) è affidata a Macklemore & Ryan Lewis che sfruttano ogni spazio disponibile. Da un lato c’è un arco di trionfo fatto da schermi led che si illumina con la cornice di un televisore vintage e loro cantano e ballano su dei tapis roulant. Di fronte c’è Eric Nally che duetta su «Downtown» appeso a mezz’aria. In mezzo gli scooter della clip originale (che ha vinto come miglior video).
I presentatori arrivano dopo. Ecco Ed Sheeran, il rosso inglese che sta dimostrando come i cantautori non siano roba da rottamare: lui fa concerti (a Wembley, non in un qualche teatrino) da solo con la chitarra e il suo pubblico non supera i 25 anni. E con quel fare da finto impacciato se la cava anche come presentatore. Con lui l’attrice Ruby Rose: ruolo secondario, bellezza primaria. Sheeran è super-protagonista: si è anche esibito (con i Rudimental) e ha vinto due statuette.
C’è stata anche un po’ di Italia ieri sera al Forum. La nostra unica star planetaria è Andrea Bocelli. Il tenore ha cantato la sua hit «Con te partirò» e ha duettato con Tori Kelly. Tricolore anche nei premi. Ogni nazione in cui viene trasmessa Mtv aveva una sfida fra gli artisti del posto. Il vincitore se la giocava con gli altri del continente. In Europa ha vinto, per la terza volta, Marco Mengoni. «Questa volta è molto speciale perché sta accadendo tutto qui, in Italia, nella città che in qualche modo mi ha adottato. Sono ancora incredulo, anche se so che la prima cosa da fare è ringraziare il mio esercito, che si è impegnato per farmi arrivare qui». E se vogliamo essere patriottici mettiamo nell’elenco anche la top Bianca Balti chiamata a consegnare una delle statuette.
Ecco gli altri premi: Rihanna (artista femminile), Nicki Minaj (hip hop), Coldplay (rock), Lana Del Rey (alternative), Duran Duran (premio speciale visionary award), Martin Garrix (elettronica), Shawn Mendes (emergente e push, quelli più sostenuti da Mtv).
Le esibizioni. Se c’è una cosa che rimane degli Mtv sono le performance. Gli Am mettono l’asticella per concerti, video e ospitate tv. Jason Derulo è il meno convincente. Ellie Goulding incanta uscendo da un fiore-cristallo realizzato con degli specchi. La chiusura dello show è per Pharrell Williams mentre da piazza Duomo, dove c’era il concerto dei Twenty One Pilots e la dance di Garrix e Afrojack, veniva srotolata una bandiera di 23 metri x 13 fatta da tutti i vessilli del mondo. Il brano è «Freedom», libertà. L’anno prossimo appuntamento a Rotterdam.
Le esibizioni Jason Derulo tra i meno convincenti, Goulding incanta uscendo da un fiore-cristallo