Corriere della Sera

L’ha combinata grossa Il perdono con la rimonta

- Di Daniele Dallera

Valentino Rossi l’ha combinata grossa, ha predicato bene e razzolato male. Aveva visto giusto, quando sosteneva che Marc Marquez, una volta il suo allievo prediletto, correva come gregario di Lorenzo, che si era messo a suo servizio. Con la sua tattica al limite della decenza, Marquez si è rivelato il più grande sostenitor­e e alleato di Lorenzo. Libero di scegliere amici nuovi e tradire quelli vecchi, ma almeno abbia l’eleganza di non negarlo. Così come Valentino deve avere il coraggio di ammettere il clamoroso errore di ieri, quel piede che si allunga sull’ostinato combattent­e che non si fa i fatti suoi, che ostacola la sua corsa. Mai più pensavamo che Rossi potesse cadere in una trappola simile, che si facesse dominare dai nervi, i suoi, che scattano e lo portano a quel gesto insano. Non si fa, non si deve, soprattutt­o se ci si chiama Valentino Rossi, il più grande pilota di tutti i tempi. Viene in mente la testata (mondiale) di Zidane a Materazzi, altro fuoriclass­e nel passare dalla parte del torto. Appunto, Rossi ha torto marcio. E spiace che Guido Meda abbia smesso per un attimo di essere e fare il miglior telecronis­ta del Motomondia­le per diventare il «teleamico» di Valentino (bene ha fatto Lorenzo a mostrare tutto il suo fastidio). Che fare ora? Sognare il Vale di sempre, quello che va a Valencia e dall’ultima fila conquista il suo decimo titolo mondiale.

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