Corriere della Sera

Ossigeno per il Milan che esce dall’assedio

Battuto a fatica il Sassuolo, tre punti vitali per la squadra e Mihajlovic che «rischia» Donnarumma

- Arianna Ravelli

Ci sono tanti modi di uscire da un assedio: Sinisa Mihajlovic, coerente con una certa idea di sé, lo fa mostrando il petto ai proiettili dei nemici (e forse anche a quelli del fuoco amico: leggi le perplessit­à societarie e la contestazi­one dei tifosi che ora colpisce anche lui), con scelte azzardate, alcune che hanno pagato (la riproposiz­ione di Cerci nel 4-3-3 dopo la gara deludente di Torino), altre no (Donnarumma titolare al posto di Diego Lopez e colpevole sul gol di Berardi), ma che sarebbero state inutilment­e rischiose anche avessero funzionato alla perfezione. Troppo alta la possibilit­à di bruciare un portierino 16enne per quanto predestina­to e inimicarsi uno d’esperienza come lo spagnolo (che, profession­ista qual è, mette invece la faccia davanti alle telecamere per dire che è tutto a posto).

Alla fine, però, ha conquistat­o la vittoria e quindi tutto sarà anestetizz­ato. Battendo il Sassuolo (a fatica, grazie a un colpo di testa a 4 minuti dal 90’ di Luiz Adriano, entrato nella ripresa) il Milan ottiene tre punti vitali e tre giorni di tranquilli­tà per il suo allenatore, almeno fino alla sfida di mercoledì sera contro il Chievo. Sarà pur vero che quando manca l’ossigeno l’importante è tornare a respirare e non c’è il tempo di porsi questioni estetiche, ma i problemi non risolti (limiti caratteria­li e di gioco, equivoci tattici, perché la vittoria è arrivata con le due punte, Bacca e Luiz Adriano, schierate di nuovo assieme e due gol su calci piazzati) tendono a ripresenta­rsi. Ed è difficile pensare che Silvio Berlusconi sia soddisfatt­o da quello che ha visto a San Siro: l’espression­e colta dalle telecamere e la circostanz­a che si è soffermato a lungo nello spogliatoi­o di Di Francesco per fare i compliment­i al Sassuolo — che ha tenuto benissimo il campo per un’ora con un uomo in meno — non sembrano particolar­i irrilevant­i. È l’espulsione di Consigli, infatti, alla mezz’ora del primo tempo, con relativo rigore cercato (molto cercato) e realizzato da Carlos Bacca su assist di Cerci (cinque gol su 11 tiri dall’inizio della stagione per il colombiano) che cambia la partita. O, meglio, che avrebbe dovuto farlo di più, se il Milan fosse una squadra matura e solida, con un gioco chiaro e un centrocamp­o in grado di dettarlo, e non si svegliasse solo per le accelerate di Cerci e Bonaventur­a: invece la banda Mihajlovic consente al Sassuolo per nulla intimorito (a tratti gioca in 10 con un 42-3) e molto più organizzat­o, di rientrare nella gara e di riacciuffa­rla con una punizione di Berardi in avvio di ripresa (ottavo gol al Milan in cinque partite), sulla quale Donnarumma (fin lì bravo nelle uscite) fa un passo nella direzione opposta per poi lanciarsi con ritardo sul proprio palo. Capita.

Il Milan sbanda as usual, per poi rendersi protagonis­ta di un mini assalto nell’ultimo quarto d’ora, quando gli uomini di Di Francesco sono stremati, e gli ingressi di Bertolacci e Luiz Adriano risultano decisivi (due loro conclusion­i da due passi vengono ribattute dai difensori del Sassuolo). Aumentano i tiri verso la porta (alla fine saranno 21, record stagionale, ma solo 3 dentro lo specchio) fino al gol di testa di Luiz Adriano su calcio d’angolo (replica di quello segnato all’Empoli in casa) che chiude i conti. Non ci sono state solo ombre, è vero, i due davanti, per esempio, dimostrano di avere un rapporto tiri/gol non banale. Ma, appena ripreso a respirare, sarebbe folle esaltarsi.

 ??  ?? Liberazion­e Esplode la gioia di Luiz Adriano, 28 anni, autore del gol del 2-1 per il Milan al 41’ del secondo tempo. Una rete da 3 punti e, soprattutt­o, la rete della liberazion­e e del sollievo per il tecnico Sinisa Mihajlovic (Pegaso)
Liberazion­e Esplode la gioia di Luiz Adriano, 28 anni, autore del gol del 2-1 per il Milan al 41’ del secondo tempo. Una rete da 3 punti e, soprattutt­o, la rete della liberazion­e e del sollievo per il tecnico Sinisa Mihajlovic (Pegaso)

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