Corriere della Sera

Un Pipita d’oro fa splendere il Napoli Il 7° sigillo di Higuain abbatte il Chievo

L’argentino prende due pali e segna il gol decisivo, la squadra di Sarri sa vincere anche in provincia

- DAL NOSTRO INVIATO SERIE A Chievo Napoli 0 1 Alessandro Bocci

Il Napoli vince e ingrossa il gruppone delle seconde a caccia della Roma. Ma consideran­do l’Europa League, nessuno ha fatto i punti della banda Sarri: 18 in campionato come Inter, Fiorentina e Lazio, 9 in Coppa. E anche l’ultimo tabù viene frantumato nella umida notte veronese: il Napoli passa in provincia dove sin qui aveva stentato, dalla sconfitta all’esordio contro il Sassuolo sino ai modesti pareggi a Empoli e in casa del Carpi. Ma ora è un’altra squadra: solida e convinta, lucida e determinat­a, guidata dal più forte attaccante del campionato: Higuain.

Il Pipita nel primo tempo colpisce due pali e nel secondo fulmina Bizzarri, sino a quel momento il migliore dei suoi, con un sinistro formidabil­e sotto l’incrocio dei pali, 9° gol stagionale dell’argentino, 7° in campionato (capocannon­iere con Eder), il primo lontano da Fuorigrott­a dopo oltre 9 mesi. Un gol da campione, che cancella le ansie napoletane e il timore, dopo aver vinto 4 scontri diretti con Lazio, Juventus, Milan e Fiorentina, di non essere all’altezza con le provincial­i operaie. A Verona il Napoli soffre, ma come

Decisivo Gonzalo Higuain esulta dopo il gol della vittoria del Napoli sul Chievo. Per lui è il 7° gol in campionato (Getty)

era successo una settimana fa contro i viola, ha un centravant­i in più nel motore, un giocatore ritrovato e motivato che al momento giusto marca la differenza. Higuain trascina la sua squadra in paradiso, alla 6ª vittoria consecutiv­a, la 4ª in campionato e i duemila napoletani al Bentegodi cantano e ballano sognando lo scudetto.

Il Napoli all’inizio soffre l’organizzaz­ione del Chievo. I veronesi giocano corti e stretti, si abbassano sino a formare due

linee che bloccano le iniziative degli azzurri e ripartono veloci in contropied­e. Però, una volta davanti all’area di Reina, sbagliano sempre la soluzione: Castro, liberato da Pepe, invece di tirare cerca di servire Paloschi sprecando la sola palla gol del primo tempo. Il Napoli viene fuori alla distanza grazie alle percussion­i di Allan, ai movimenti leggeri di Hamsik, alle incursioni di Callejon. Soprattutt­o alla determinaz­ione di Higuain. Il Pipita liberato da Ma-

rekiaro colpisce il palo in comproprie­tà con Gamberini che gli sporca la conclusion­e e poi ne prende un altro con un tiro da 25 metri che sembra una sentenza.

La svolta nella ripresa. Bizzarri prima sventa il tiro cross basso di Allan, poi il destro angolato di Insigne, ma dopo un’ora deve inchinarsi alla giocata stellare di Higuain. Finita? Macché. Il Chievo ha spalle grosse e organizzaz­ione solida, non si squaglia, non molla, resta attac- cato alla partita, segna in fuorigioco con Paloschi, va vicino al pari nel recupero con una mezza rovesciata di Castro fuori misura. Una prova d’orgoglio. Ma il Napoli 2.0 di Sarri ha imparato a difendersi (2 gol al passivo nelle ultime 6 gare di campionato) e sfiora il raddoppio con lo stesso Higuain e poi con Allan e Mertens. Dettagli. Contano i 3 punti e il sogno chiamato scudetto.

Portiere Gigi Buffon (Reuters)

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