Orsato fischia e spiega, è un modello da imitare Rocchi rosso esagerato, ma la colpa non è sua
In Fiorentina-Roma Orsato fischia bene, comunica con efficacia con gli allenatori e non si fa mandare al diavolo dai calciatori. Un bel modello di arbitraggio. È la perentorietà del dialogo con Garcia che convince: «Se ho sbagliato l’assegnazione della rimessa laterale, pazienza» gli dice con decisione. La rivendicazione del diritto all’errore. Quando Salah compie un fallo che produce un giallo chiaro, secondo Orsato si dovrebbe ripartire con il gioco. Se invece si manda l’arbitro al quel paese allora arriva un secondo giallo e si esce dal terreno. In definitiva Orsato ha comunicato in maniera trasparente il contenuto del suo lavoro. Rocchi in Milan-Sassuolo ha concesso il rigore al Milan per una uscita bassa di Consigli su Bacca, toccato e caduto, con il pallone che scivolava nei pressi. Rigore ovvio, ma l’espulsione del portiere appare esagerata se commisurata con il gesto di Consigli, in ritardo di centesimi rispetto all’avversario. Intendiamoci, Rocchi ha applicato la regola, ma visto che le interpretazioni arbitrali in merito sono spesso diverse varrebbe la pena di permettere al portiere di giocare con più serenità attraverso un alleggerimento della sanzione (giallo). Anche gli arbitri ne guadagnerebbero in uniformità e sicurezza. Doveri ha diretto con impegno Palermo-Inter, cogliendo falli difficili da valutare (Murillo). Ma tra cadute dubbie e falli apparenti ha finito per penalizzare Vazquez, giallo per simulazione inesistente.