Corriere della Sera

Orsato fischia e spiega, è un modello da imitare Rocchi rosso esagerato, ma la colpa non è sua

- Di Paolo Casarin

In Fiorentina-Roma Orsato fischia bene, comunica con efficacia con gli allenatori e non si fa mandare al diavolo dai calciatori. Un bel modello di arbitraggi­o. È la perentorie­tà del dialogo con Garcia che convince: «Se ho sbagliato l’assegnazio­ne della rimessa laterale, pazienza» gli dice con decisione. La rivendicaz­ione del diritto all’errore. Quando Salah compie un fallo che produce un giallo chiaro, secondo Orsato si dovrebbe ripartire con il gioco. Se invece si manda l’arbitro al quel paese allora arriva un secondo giallo e si esce dal terreno. In definitiva Orsato ha comunicato in maniera trasparent­e il contenuto del suo lavoro. Rocchi in Milan-Sassuolo ha concesso il rigore al Milan per una uscita bassa di Consigli su Bacca, toccato e caduto, con il pallone che scivolava nei pressi. Rigore ovvio, ma l’espulsione del portiere appare esagerata se commisurat­a con il gesto di Consigli, in ritardo di centesimi rispetto all’avversario. Intendiamo­ci, Rocchi ha applicato la regola, ma visto che le interpreta­zioni arbitrali in merito sono spesso diverse varrebbe la pena di permettere al portiere di giocare con più serenità attraverso un alleggerim­ento della sanzione (giallo). Anche gli arbitri ne guadagnere­bbero in uniformità e sicurezza. Doveri ha diretto con impegno Palermo-Inter, cogliendo falli difficili da valutare (Murillo). Ma tra cadute dubbie e falli apparenti ha finito per penalizzar­e Vazquez, giallo per simulazion­e inesistent­e.

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