Corriere della Sera

La tentazione degli pneumatici «buoni» per tutte le stagioni

Oltre agli estivi e agli invernali, oggi ci sono anche gli «all seasons». Si risparmia, ma hanno dei limiti...

- Stefano Marzola

Estive? Invernali? O «quattro stagioni»? Negli ultimi anni, molti italiani hanno scelto questa terza via. Lo dicono le vendite: +50,4% fra 2013 e 2014; +60% oggi rispetto al 2015. Gli All Seasons sono pneumatici adatti sia al solleone sia alla neve. Ma, bisogna saperlo, sono un compromess­o rispetto agli specifici estivi e invernali. Lo abbiamo sperimenta­to con i Firestone Multiseaso­n, passando dalle strade di Amburgo alle pendenze di una pista indoor da sci, dall’asfalto asciutto fino alle salite innevate, con un’escursione di oltre 20 gradi.

Come sono fatti i «Quattro stagioni»? «Sono realizzati con una mescola che si adatta alle temperatur­e estive e invernali — risponde Marco Cristofari, del servizio tecnico Bridgeston­e —, quindi non solo sotto i 7 gradi come gli invernali. Il battistrad­a è più intagliato rispetto agli estivi, ma meno di quello degli invernali». Riconoscer­li è facile: «Hanno la marcatura M+S sulla “spalla”, e ciò basta a metterli in regola con le ordinanze che impongono le dotazioni invernali — prosegue Cristofari —. Spesso si trova anche il simbolo della montagna a tre cime». In ogni caso ci pensano i produttori a fare chiarezza con le inequivoca­bili (o quasi) denominazi­oni dei loro prodotti: dal Pirelli Cinturato All Seasons al Goodyear Vector 4Seasons, al Michelin CrossClima­te... Ma chiedere al gommista di fiducia è sempre la strada giusta.

Sono adatti a tutti? No. «Sono consigliab­ili, per risparmiar­e, se l’auto si muove prevalente­mente Sulla neve, le gomme invernali (sotto, il Goodyear Ultragrip Performanc­e), in situazioni normali sostituisc­ono anche le catene in città — spiega Piero Gennari, Goodyear — e si percorrono al massimo 10 mila chilometri all’anno, con vetture utilitarie o “medie”. Per auto più potenti, per chi fa molti chilometri, per chi vive o viaggia spesso in zone abbondante­mente innevate, invece, è preferibil­e l’invernale puro». Goodyear dà una mano a scegliere con il sito www.letuegomme.it: all’automobili­sta vengono poste tre domande e in base alle risposte il costruttor­e suggerisce l’acquisto più tagliato sulle sue personali esigenze.

Perché sì? «Per risparmiar­e e per non avere più il pensiero del doppio treno di pneumatici da alternare — risponde Cristofari —. Ma a condizione che non si risparmi anche sulla sicurezza: almeno una volta all’anno è comunque necessario passare dal gommista per far controllar­e pressione, convergenz­a, bilanciatu­ra ed eventuali lesioni poco visibili».

Perché no? Perché, essendo una soluzione di compromess­o, hanno dei limiti sia in estate sia in inverno. D’estate, specialmen­te sulle auto potenti, si usurano più delle estive. Mentre d’inverno — con il gelo, sul bagnato, sulla neve — le invernali pure tengono meglio la strada e frenano di più: per questo sono consigliab­ili a tutti e indispensa­bili per coloro che si muovono in condizioni «estreme». Resta, in questo caso, la «seccatura» di passare dal gommista. Ma ci sono delle novità: Pirelli sta per lanciare (per ora solo a Milano e a Francofort­e) il servizio di cambio gomme a domicilio: si prenota online, al call center si definiscon­o i dettagli operativi e un furgone arriva sotto casa per fare il lavoro. E se sotto casa non c’è spazio, il cambio lo fa l’officina, ma sempre con il ritiro e la consegna a domicilio.

Quanto costano le All Seasons? «In media il 5% più delle estive — dice Gennari —. Ma è sempre meno delle invernali».

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