La tentazione degli pneumatici «buoni» per tutte le stagioni
Oltre agli estivi e agli invernali, oggi ci sono anche gli «all seasons». Si risparmia, ma hanno dei limiti...
Estive? Invernali? O «quattro stagioni»? Negli ultimi anni, molti italiani hanno scelto questa terza via. Lo dicono le vendite: +50,4% fra 2013 e 2014; +60% oggi rispetto al 2015. Gli All Seasons sono pneumatici adatti sia al solleone sia alla neve. Ma, bisogna saperlo, sono un compromesso rispetto agli specifici estivi e invernali. Lo abbiamo sperimentato con i Firestone Multiseason, passando dalle strade di Amburgo alle pendenze di una pista indoor da sci, dall’asfalto asciutto fino alle salite innevate, con un’escursione di oltre 20 gradi.
Come sono fatti i «Quattro stagioni»? «Sono realizzati con una mescola che si adatta alle temperature estive e invernali — risponde Marco Cristofari, del servizio tecnico Bridgestone —, quindi non solo sotto i 7 gradi come gli invernali. Il battistrada è più intagliato rispetto agli estivi, ma meno di quello degli invernali». Riconoscerli è facile: «Hanno la marcatura M+S sulla “spalla”, e ciò basta a metterli in regola con le ordinanze che impongono le dotazioni invernali — prosegue Cristofari —. Spesso si trova anche il simbolo della montagna a tre cime». In ogni caso ci pensano i produttori a fare chiarezza con le inequivocabili (o quasi) denominazioni dei loro prodotti: dal Pirelli Cinturato All Seasons al Goodyear Vector 4Seasons, al Michelin CrossClimate... Ma chiedere al gommista di fiducia è sempre la strada giusta.
Sono adatti a tutti? No. «Sono consigliabili, per risparmiare, se l’auto si muove prevalentemente Sulla neve, le gomme invernali (sotto, il Goodyear Ultragrip Performance), in situazioni normali sostituiscono anche le catene in città — spiega Piero Gennari, Goodyear — e si percorrono al massimo 10 mila chilometri all’anno, con vetture utilitarie o “medie”. Per auto più potenti, per chi fa molti chilometri, per chi vive o viaggia spesso in zone abbondantemente innevate, invece, è preferibile l’invernale puro». Goodyear dà una mano a scegliere con il sito www.letuegomme.it: all’automobilista vengono poste tre domande e in base alle risposte il costruttore suggerisce l’acquisto più tagliato sulle sue personali esigenze.
Perché sì? «Per risparmiare e per non avere più il pensiero del doppio treno di pneumatici da alternare — risponde Cristofari —. Ma a condizione che non si risparmi anche sulla sicurezza: almeno una volta all’anno è comunque necessario passare dal gommista per far controllare pressione, convergenza, bilanciatura ed eventuali lesioni poco visibili».
Perché no? Perché, essendo una soluzione di compromesso, hanno dei limiti sia in estate sia in inverno. D’estate, specialmente sulle auto potenti, si usurano più delle estive. Mentre d’inverno — con il gelo, sul bagnato, sulla neve — le invernali pure tengono meglio la strada e frenano di più: per questo sono consigliabili a tutti e indispensabili per coloro che si muovono in condizioni «estreme». Resta, in questo caso, la «seccatura» di passare dal gommista. Ma ci sono delle novità: Pirelli sta per lanciare (per ora solo a Milano e a Francoforte) il servizio di cambio gomme a domicilio: si prenota online, al call center si definiscono i dettagli operativi e un furgone arriva sotto casa per fare il lavoro. E se sotto casa non c’è spazio, il cambio lo fa l’officina, ma sempre con il ritiro e la consegna a domicilio.
Quanto costano le All Seasons? «In media il 5% più delle estive — dice Gennari —. Ma è sempre meno delle invernali».