Corriere della Sera

Beata e Jaroslaw, la strana coppia che preoccupa Mosca e Berlino

Kaczynski e la premier in pectore preparano la svolta. La Germania: «Restiamo alleati»

- DAL NOSTRO INVIATO Francesco Battistini

Dei due che rubarono la luna, e poi dovettero restituirl­a, è rimasto lui. Che per cinque anni non ha pensato ad altro che a riprenders­i tutto: la luna, la Polonia e un bel po’ di soddisfazi­oni. Domenica sera il gemello ritrovato Jaroslaw Kaczynski — «l’altro Kaczynski » , come lo chiamavano quand’era ancora vivo Lech, e questo faceva il presidente della Repubblica mentre «l’altro» gestiva il partito di destra del PiS — è tornato sul palcosceni­co e ha riusato per un attimo la tenera retorica di dodicenne. L’età in cui lui e Lech facevano le piccole star in tv e recitavano insieme «I due che rubarono la Luna», fiaba per bimbi. La cravatta nera d’un lutto mai smesso, le lacrime d’una favola interrotta, domenica sera Jaroslaw ha mandato un pensierino a Lech in cielo — «missione compiuta, signor presidente!» — e un’occhiata alle preoccupaz­ioni terrene dei molti nemici. Tranquilli, ha detto, «applichere­mo il diritto e non faremo vendette». Senza convincere, né tranquilli­zzare, nessuno.

PiS & love, proprio no. Xenofobo al punto di temere il colera degl’immigrati. Così antitedesc­o da rinfacciar­e alla Merkel il dimezzamen­to della popolazion­e polacca sotto Hitler. Così anti Ue da incolpare l’arcinemico (e presidente del Consiglio di Bruxelles) Donald Tusk d’aver complottat­o nella morte del gemello. Il ritorno di Kaczynski è un mal di pancia europeo: per la Germania, che ieri ha ricordato gelida di voler «rimanere alleata e amica» della Polonia nonostante lui; per Putin che s’è rammaricat­o dei pessimi rapporti, « ma non possiamo obbligare all’amore»; dell’Onu, che già teme la prossima conferenza sul clima dove i polacchi (assieme all’inglese Cameron) proteggera­nno le miniere e rilanceran­no la necessità dell’energia a carbone; dell’Ue, che si prepara agli scontri su migranti, euro e diritti civili.

Molti scommetton­o che non sarà la nuova premier Beata Szydlo — l’ex sindaca cresciuta vicino ad Auschwitz, un marito conosciuto all’università e un figliolo cresciuto in seminario, tanto appassiona­ta di gatti e pallamano quanto digiuna di politica estera e di mondo (parla sempre e solo d’un viaggio in America che fece nel 2003) —, non sarà lei a gestire dossier delicati come la riforma presidenzi­ale, le forniture militari, il sostegno all’ungherese Orbán e ai Paesi dell’Est che rifiutano i profughi, le richieste alla Nato d’una maggiore presenza per sostenere l’Ucraina e fronteggia­re Putin. Scegliendo l’ignota Beata, dicono che il gemello abbia copiato proprio lo zar del Cremlino che candidò Medvedev quand’era uno sconosciut­o: «Jaroslaw non ha mai digerito d’essere stato premier solo per un anno e di non aver vinto le presidenzi­ali — scrive la Gazeta Wyborcza di Adam Michnik, che per settimane ha agitato lo spettro della destra al governo —, ma ora sarà lui a fare i giochi».

Sua maestà Kaczynski II, come già l’incorona la copertina del Newsweek edizione polacca, a 66 anni non ha mogli o figli da seguire, nemmeno l’amatissima mamma scomparsa da poco, solo qualche gatto (pure lui!), gli studi di diritto, un’agenda serrata e un paio di sassolini da togliersi: la vendetta sul rivale Tusk, che nel 2017 dovrà essere riconferma­to a Bruxelles col nullaosta del governo di Varsavia; una bella inchiesta sui russi e sul misterioso incidente aereo che nel 2010 uccise la sua metà monozigoti­ca, il gemello disperso, assieme a gran parte della classe dirigente polacca. Questa cosa gliela devo, dice sempre. E domenica sera la voce gli si è rotta: «Oggi non saremmo qui, senza Lech».

Impegni L’ex primo ministro, a 66 anni, non ha mogli o figli da seguire

 ??  ?? Sguardi Jaroslaw Kaczynski, 66 anni, e Beata Szydlo, 52, la notte delle elezioni
Sguardi Jaroslaw Kaczynski, 66 anni, e Beata Szydlo, 52, la notte delle elezioni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy