Roma annuncia controlli anche su chat e playstation
Alfano: un’espulsione a Milano «Sappiamo sventare attentati»
«Una coalizione sempre più ampia» per distruggere l’Isis, ma anche un maggiore scambio fra intelligence dell’Ue perché questa «è la lezione più importante degli attentati del 13 novembre». È la convinzione del premier Matteo Renzi che ieri a Parigi ha incontrato il presidente francese François Hollande. Intanto la macchina investigativa italiana continua nell’opera di prevenzione: in serata l’espulsione da Milano di un marocchino considerato — secondo il ministro dell’Interno Angelino Alfano intervistato da «Virus» su Rai 2 — «un soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale». E riferendosi all’attività per sventare ipotetici rischi, ha aggiunto: «Abbiamo evitato che si verificasse un attentato nel nostro Paese». Ma ci saranno novità anche sul fronte giudiziario. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha annunciato un incremento di strumenti per le intercettazioni anche sulle chat di videogiochi per pc e playstation (usate dagli attentatori di Parigi).
Sarà poi aumentato il numero di traduttori e di mediatori culturali nelle carceri, ed è previsto un potenziamento dei sistemi informatici per uno scambio di informazioni sempre più rapido. I fondi stanziati in più rispetto al 2014 ammontano a 150 milioni di euro. Orlando, che ha presieduto un incontro con i vertici giudiziari, ha anche auspicato l’abrogazione del reato di immigrazione clandestina («Così da aiutare le indagini sui finanziamenti al terrorismo», ha spiegato il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti) e la nascita di una procura europea antiterrorismo. «Anche se — si è lamentato il ministro — per ora siamo i soli a pensarlo».