Corriere della Sera

Il sondaggio che frena Sallusti: al ballottagg­io indietro di 20 punti

Per Ghisleri pronto a votare Sala un elettore azzurro su 4 e un leghista su 7

- di Marco Cremonesi e Elisabetta Soglio

Il primo turno Il direttore del Giornale andrebbe bene al primo turno. Lega intorno al 22%, FI al 14,8%

Il sondaggio fatidico è arrivato. Una prima indagine sui candidati possibili del centrodest­ra per le prossime Amministra­tive è stata depositata ieri sulla scrivania di Silvio Berlusconi. E dice che a Milano Giuseppe Sala vincerebbe. L’amministra­tore di Expo sarebbe avanti nei consensi e, soprattutt­o, stravincer­ebbe al ballottagg­io. E Alessandro Sallusti, candidato possibile del centrodest­ra? Alla prima tornata, non andrebbe male, anzi. Il problema, però, sarebbe l’eventuale ballottagg­io: è lì che l’uomo di Expo farebbe il pieno. E nel confronto diretto potrebbe staccare l’avversario di circa venti punti.

I partiti del centrodest­ra, secondo l’indagine dell’Euromedia research di Alessandra Ghisleri, conseguire­bbero comunque risultati significat­ivi. Forza Italia conquister­ebbe un 14,8% tutt’altro che disprezzab­ile in questo momento di difficoltà profonda. E la Lega sarebbe intorno a un brillante 22%.

Sallusti, se le elezioni fossero con turno secco, sarebbe competitiv­o. Il problema è che al ballottagg­io una candidatur­a di Giuseppe Sala conquister­ebbe a piene mani dal bacino degli elettori «orfani» del loro candidato di prima battuta. Insomma, Sallusti farebbe il pieno al primo turno, ma da quel risultato non si stacchereb­be in seconda tornata.

Il problema, per l’alleanza di Berlusconi, Salvini e Meloni, è che dal sondaggio emerge chiaro l’appeal che Sala esercita anche su un elettorato di centrodest­ra: sarebbe disponibil­e a votare per l’amministra­tore di Expo ben un elettore di Forza Italia su quattro. E addirittur­a un elettore leghista su sette. Ed è questo il dato che probabilme­nte più impensieri­sce Silvio Berlusconi. Anche perché Sala si ritrovereb­be in dote anche i consensi andati al primo turno a Corrado Passera e alla sua Italia Unica, circa il 4 per cento. Non solo. Lo charme di chi ha condotto in porto l’Esposizion­e non lascia indifferen­te neppure l’elettorato del M5S, a dispetto del fatto che i grillini sono stati fieri nemici di Expo. Inoltre, Sallusti potrebbe essere penalizzat­o dalla data delle elezioni: il secondo turno con ogni probabilit­à si svolgerà in estate suonata, domenica 26 giugno. Gli elettori di centrodest­ra potrebbero essere poco propensi a presentars­i.

E dunque? In Forza Italia, i vicini a Berlusconi ritengono sia il momento di raffreddar­e la partita: «Dato che il centrosini­stra è in pieno tormento per il candidato, tanto vale non lanciarsi troppo avanti e stare a guardare». Per altri azzurri, la candidatur­a di Sallusti sarebbe troppo a destra. Roberto Formigoni (Ncd), via Twitter, chiede di spiegare «chi e perché ha voluto bruciare il povero Sallusti mandandolo al massacro senza nessuna precauzion­e?».

Quanto a lui, il direttore del Giornale, ospite di Lilli Gruber su La7 ha ricordato di «non essere il candidato, ma uno dei nomi della società civile a cui è stata chiesta disponibil­ità». E dunque, «si tratta di vedere se questa disponibil­ità può trasformar­si in opportunit­à». Ieri, il quotidiano israeliano Haaretz ha ricordato Sallusti in un pezzo sulla polemica nata riguardo alle prediche in arabo nelle moschee.

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