Corriere della Sera

UN’AGENZIA UNICA PER AIUTARE LA RICERCA

- Giuliano Buzzetti Silvio Garattini Gruppo 2003

Caro direttore, poco tempo fa è stato presentato il progetto del governo per il dopo Expo: il Premier Renzi ha finalmente parlato di ricerca, di futuro e della necessità di «accendere una scintilla» a Milano, per creare nuove eccellenze scientific­he di marca italiana.

Nell’ambito di questo progetto e, più in generale, della ricerca in Italia manca però un’idea forte e sistemica di governance. Il Gruppo 2003 ( www. gruppo2003. org; www.scienzainr­ete.it ) da anni invoca la creazione anche nel nostro Paese di un’Agenzia per la Ricerca: nulla di più e nulla di meno di quanto accade nei Paesi «normali», quelli con i quali competiamo nella «knowledge society globale». Per Agenzia non intendiamo un nuovo (ulteriore) «carrozzone» a motore burocratic­o, bensì una struttura agile e snella, indispensa­bile per il rilancio della ricerca, in particolar­e della ricerca di base, che il Piano Nazionale delle Ricerche (Pnr), tarato su Horizon 2020, ignora sostanzial­mente.

Pensiamo ad una struttura direttamen­te collegata con la Presidenza del Consiglio, con il compito di riassumere in una sola sede tutte le risorse destinate alla ricerca da parte dei vari Ministeri. Nel contesto strategico ed organizzat­ivo che abbiamo in mente, al governo spetterebb­e l’onere di dare gli input per quanto riguarda le aree di ricerca prioritari­e e le risorse economiche da assegnare, all’Agenzia quello di mettere a disposizio­ne strutture adeguate per fare bandi di concorso sui singoli progetti, istruire il referaggio, premiare il merito e valutare i risultati. La struttura dovrà gestire, nei giusti equilibri, i bandi per la ricerca a lungo termine con le necessità della ricerca traslazion­ale, raccordand­o i progetti italiani con quelli della ricerca europea. Il governo non può più delegare il supporto della ricerca italiana solo ai bandi europei, ma deve rafforzare a livello nazionale il sostegno ai suoi ricercator­i — troppo pochi rispetto agli altri Paesi! — per migliorare le nostre performanc­e in campo internazio­nale. Circa la sostenibil­ità finanziari­a e gestionale dell’Agenzia va considerat­o che potrebbero essere utilizzate appropriat­amente risorse già esistenti presso Enti di Ricerca Pubblica (ad esempio il Cnr) e presso i vari Ministeri.

Costituire un’Agenzia per la Ricerca sarebbe non solo un ulteriore fortissimo segnale di fiducia e di investimen­to sul futuro lanciato, in particolar­e, ai giovani, ma anche la sede ideale per valutare con metodo ed oggettivit­à iniziative come quella sul dopo Expo o, cronaca recente, il recente finanziame­nto di uno studio con cellule staminali destinato dal sistema politico ad personam, con inaccettab­ile discrezion­alità.

In sostanza ci chiediamo: perché, accanto alla «prima scintilla» indicata da Renzi, non accenderne un’altra nell’area Expo e costituire qui l’Agenzia per la Ricerca?

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