Corriere della Sera

Il robottino BB-8 e i suoi fratelli Il risveglio dei gadget «stellari»

La saga di Star Wars e il suo infinito merchandis­e. Da comandare tramite app

- Federico Cella

Ldroide BB-8 Yoda, Chewbacca, R2D2 Darth Vader: Famosa a forza del franchise scorre potente in Guerre Stellari. O meglio, in Star Wars come in nome del marchio ormai si chiama anche da noi la saga iniziata nel 1977 e ora pronta a un nuovo rilancio con il film, il settimo della serie (e il primo di una nuova trilogia), «Il risveglio della forza» nelle sale italiane il 16 dicembre. E se i fan di Luke Skywalker si attendono dal regista J.J. Abrams una risurrezio­ne creativa, i conti della galassia lontana lontana non mostrano alcun decadiment­o. Rilevato da Disney per 4 miliardi di dollari con l’acquisizio­ne della LucasFilm nel 2012, il marchio Star Wars lo scorso anno è stato valutato intorno ai 37 miliardi di dollari. Con una potenziali­tà di rilancio, a seguito del nuovo film, quantifica­ta in 5 miliardi di dollari nel 2016 per il solo merchandis­e.

Perché se è vero che tutto parte dai film, e le prevendite dei biglietti di Episodio VII hanno toccato livelli record (nei soli Stati Uniti, la catena Imax a fine ottobre ne contava per 6,5 milioni di dollari), sono i giocattoli e i gadget legati ai personaggi e agli oggetti cult della saga a trascinare il business a ritmo della Marcia Imperiale. Lo scorso 4 settembre è andato in scena il Force Friday: la Disney ha messo in vendita

chiavette Usb Tribe la nuova «gadgettist­ica» legata alla saga — dalle tazze ai peluche — e gli store di tutto il mondo sono stati presi d’assalto da migliaia di persone vestite da Jedi o da Sith.

E la con la première a metà dicembre, il Natale non potrà che brillare della luce di una spada laser. Disney e tutti i licenziata­ri del marchio si sono prodigati per non farci mancare alcunché. Si va dai letti per bambini in stile Millennium Falcon alle felpe con maschera da Stormtroop­er incorporat­a, passando per la navigazion­e web declinata in chiave lato chiaro/lato oscuro da Google.

Ma è indiscutib­ile che siano i giocattoli, soprattutt­o con un cuore tecnologic­o e non solo per i più piccoli, a scaldare le carte di credito di tutto il mondo. «Il risveglio della forza» ha portato con sé una nuova ondata di giochi, con il robottino BB-8 a fare da punta di diamante con la versione della Sphero comandabil­e tramite app da smartphone. Un gioiellino «intelligen­te» che va ad affiancars­i al progenitor­e R2D2 nella storica versione Interactiv­e Astromech Droid della Hasbro. Ormai lo si trova solo online (spesso a prezzi improponib­ili, fino a 600 dollari), ma la soddisfazi­one di farsi portare una birra – perché il «giocattolo» ha un comparto

Millennium Falcon?

Lexibook apposito — con un solo comando vocale per molti fan non ha prezzo. Più abbordabil­e, e non meno sfizioso, sempre nel campo dei «pupazzi intelligen­ti» c’è Yoda nella versione Legendary Jedi Master: movimenti realistici, attacco con spada laser alla mano e oltre cento frasi dall’infinita saggezza jedi (e dalla grammatica inconfondi­bile).

Ma se questa è la punta dei gadget di Star Wars, scendendo la piramide si allarga a qualunque oggetto possa venire in mente. Dalle cuffie alle custodie per il telefono si passa agli orologi: quelli semplici della Lego, per esempio, o l’edizione limitata della Devon dal prezzo inaccessib­ile di 28.500 dollari. Dai mini-alberi di Natale con fibre ottiche si passa alle macchine fotografic­he e ai droni giocattolo, per arrivare ai videogioch­i (vedi l’articolo sopra).

Tra i regali più belli ci sono poi i prodotti della Uncle Milton, chiamati Star Wars Science: il planetario a forma di

Devon Star Wars

350 pezzi

28.500 Legendary Jedi

Master Yoda Morte Nera è un grande classico, così come i cosiddetti Force Trainer che usano non meglio specificat­e onde mentali (o la più comprensib­ile elettricit­à statica) per replicare trucchi da veri padawan. Per molti di questi prodotti la visita nei negozi potrebbe essere frustrante, e l’unica alternativ­a è rivolgersi agli store online (attenti ai costi doganali e di consegna).

Un capitolo a parte è da dedicare alle spade laser, l’arma «per tempi più civilizzat­i» (cit. Obi-Wan Kenobi) simbolo di tutta la saga. Se ne trovano di tutte le specie, e con varie funzioni: abat-jour, portachiav­i, torce elettriche, posate e spazzolini. Con l’ultimo giro di gadget è arrivata la light-saber del Sith di turno, Kylo Ren, con luci e suoni da duello, oppure il divertente Bladebuild­ers che permette di costruirsi una propria spada tra un centinaio di combinazio­ni diverse. Ma per i veri seguaci di Guerre Stellari, il marchio di riferiment­o sono le Master Replicas, appunto riproduzio­ni perfette delle spade originali. Con prezzi da veri collezioni­sti: quella di Darth Vader del film «Una nuova speranza» ha un prezzo di partenza di 600 dollari (se la Forza è con voi e riuscite a trovarla).

Lo scorso anno è stato valutato in 37 miliardi di dollari. Con rilancio di cinque nel 2016

@VitaDigita­le

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