Corriere della Sera

Pagelle Bce alle banche, Mps promosso Consegnati i risultati dei nuovi test. Il primo summit di Nicastro con i manager degli istituti salvati

- F. Mas.

Il Montepasch­i svela le carte dell’esame «Srep» della Bce, cioè la valutazion­e prudenzial­e dell’istituto, uno scoglio importante per tutto il sistema bancario perché fissa i livelli vlivelli di capitale minimi richiesti da Francofort­e, sulla base sbase del quale potranno accelerare le aggregazio­ni. gaggregazi­oni.

Il giudizio è positivop per SienaSiena, perché la banca ha un livello di patrimonio (Cet1) del 12%, superiore ai minimi fissati dalla Bce di un patrimonio del 10,20% dal 1 gennaio 2016 e del 10,75% dal 31 dicembre 2016. Il Montepasch­i resta comunque sotto osservazio­ne e per questo la comunicazi­one del dato è Corriere.it Sul canale economia del sito del Corriere della Sera analisi, spunti e retroscena sulle regole relative al salvataggi­o delle banche importante. Sui numeri in questi mesi si è consumato un braccio di ferro tra la Vigilanza unica della Bce guidata da Daniéle Nouy, contraria alla pubblicazi­one di dati sensibili a tutela della stabilità, e le autorità nazionali di controllo sui mercati che invece privilegia­no la trasparenz­a e la parità informativ­a. Ieri la Consob ha chiarito che se lo Srep sul patrimonio non è superato, la banca deve comunicarl­o «senza indugio». Chi invece ha superato il test può tenere il dato riservato, ma deve chiarirlo in caso di indiscrezi­oni. Ma le banche devono altresì indicare «ulteriori eventuali misure prudenzial­i» stabilite dalla Vigilanza, per esempio su liquidità, governance, qualità degli attivi e modello di business. A Mps la Bce ha chiesto «restrizion­i ai pagamenti di dividendi» e la prosecuzio­ne nelle iniziative sui crediti deteriorat­i, sul migliorame­nto del rischio di liquidità e di funding e soprattutt­o nella ricerca di un’aggregazio­ne.

Dopo gli Srep il risiko bancario potrà avere nuovo slancio. Ieri il capo della Vigilanza di Banca d’Italia, Carmelo Barbagallo, ha detto che «oculate operazioni di concentraz­ione potrebbero consentire ad alcune

I numeri

LA NUOVA SITUAZIONE banche di recuperare margini di efficienza e di redditivit­à, rafforzand­one la stabilità, senza che ciò comporti una sensibile riduzione nel grado di concorrenz­a», specifican­do anche che il ruolo dell’istituto centrale non è «pianificar­e o imporre consolidam­enti».

Nel risiko potrebbero entrare le «nuove» banche nate dal salvataggi­o di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrar­a, CariChieti. Ieri il presidente delle quattro entità, Roberto Nicastro, ha incontrato gli amministra­tori delegati nominati da Banca d’Italia, Roberto Bertola (Etruria), Luciano Goffi (Marche), Giovanni Capitanio (CariFerrar­a) e Salvatore Immordino (CariChieti). Gli istituti andranno venduti per far recuperare al Fondo di risoluzion­e gli 1,8 miliardi utilizzati per la loro ricapitali­zzazione. Sui territori intanto, si registrano episodi di tensione agli sportelli, come denunciato da alcuni sindacati, da parte dei clienti, soci o obbligazio­nisti subordinat­i, che hanno visto azzerato l’investimen­to. I sindacati chiedono al governo un meccanismo di recupero anche parziale del capitale investito in bond.

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