INTERVENTI E REPLICHE
La Nave di Teseo
Caro direttore, da giorni non si parla d’altro, è salpata la Nave di Teseo con a bordo alcuni editori fuggiti dal colosso Mondazzoli (per incompatibilità antropologica?) portandosi dietro un certo numero di scrittori. Non sono nella lista quindi sovente mi chiedono: ma tu, cosa hai deciso? Conosco Mario Andreose ed Elisabetta Sgarbi da oltre 30 anni e la nostra amicizia è profonda, ho pubblicato 11 titoli con loro; il mio primo libro, Georgette, uscì da Mondadori (Leonardo). Ho seguito con interesse e apprensione l’acquisto della Rcs Libri, avevo anche firmato l’appello prima dell’operazione, ma non sono salita sulla Nave e non credo di essere incoerente. Anzi, penso che lo scrittore dovrebbe scrivere, l’editore pubblicare: rimango quindi un autore Bompiani, così anche l’opera omnia di Alberto Moravia. Ho appena letto la lettera di Marina Berlusconi: editore da anni, pubblica Grossman, Yehoshua, Marias, Scalfari, Pamuk... per citarne qualcuno.
Non credo che la cultura appartenga alla destra o alla sinistra, penso solo che ci siano scrittori bravi e scrittori mediocri. In attesa della risposta dell’Antitrust, auguro buona navigazione agli amici di Teseo.
Carmen Llera Moravia
Già calato il silenzio sul furto delle opere d’arte a Verona
Le notizie che sono arrivate da Parigi e Bruxelles con il fiume di parole che sono state spese, hanno fatto passare in secondo piano la notizia del furto di opere d’arte al Museo di Castelvecchio a Verona. Quadri di inestimabile valore sono stati trafugati la settimana scorsa, tra i quali opere di Mantegna, Pisanello, Bellini, Tintoretto, Rubens : si potrebbe a ragione parlare di furto del secolo. Si parla molto, a volte con stucchevole retorica, del valore e della qualità della nostra civiltà, ma quando ci si offre l’occasione di ribadire con fermezza che se siamo quello che siamo lo dobbiamo anche alla ricchezza del nostro patrimonio artistico e ambientale, troppo spesso violato o danneggiato, la notizia passa in secondo piano nei mezzi di comunicazione e nel quasi assoluto silenzio delle nostre autorità. Mi chiedo se anche questo silenzio non sia il risultato di quella progressiva indifferenza alla quale ormai troppo spesso ci siamo abituati di fronte a notizie di questo genere.
Cesare Mariscotti, Milano
Isola di Budelli: timori per la sua sorte
Dopo un lungo ed estenuante tira e molla ora, purtroppo l’incantevole isola di Budelli (160 ettari nel Parco nazionale della Maddalena dove si trova la famosa «spiaggia rosa»), è diventata proprietà privata di un magnate neozelandese ( Corriere, 24 novembre). Ora resta soltanto da augurarsi che la delibera del Parco Nazionale che ha decretato l’isola «Riserva naturale integrale», venga ratificata quanto prima dalla Regione Sardegna che così, finalmente, si riapproprierà dell’isola, una delle meraviglie del Mediterraneo!
Sebastiano Caronni Orsenigo, Pavia