Corriere della Sera

«Con il Leicester mi diverto in Premier Ci sono campioni, soldi e cultura»

«Sorprenden­te il nostro primato: con questa squadra ho dimostrato che non ero finito»

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La caccia alle Volpi è aperta. A inseguirle una muta di cani dal nobile pedigree. Tra i più vicini c’è il Manchester United dell’olandese Luis Van Gaal, secondo in classifica e atteso domani al King Power Stadium. Lo «Stadio del Potere del Re» è quello del Leicester di Claudio Ranieri. A sorpresa le sue Foxes sono in testa alla Premier League, con un punto di vantaggio sui Diavoli Rossi dopo 13 giornate. Il 64enne tecnico romano è per tutti The Tinkerman, «aggiustatu­tto in italiano, il «manager cambia modulo» in inglese.

Ranieri si riconosce di più nella traduzione italiana o nel significat­o britannico?

«In entrambi. Mi soprannomi­narono così al Chelsea perché cambiavo spesso modulo. Nel 2000 quando arrivai a Londra non c’era la cultura di ruotare i giocatori, ora è consuetudi­ne. Mi piace anche aggiustare le situazioni. Vorrei continuare a essere un innovatore».

Dopo l’esonero con la Grecia è tornato in Inghilterr­a accolto da scetticism­o, ora è in testa alla Premier con il Leicester. È una rivincita?

«Lo scetticism­o fa parte di un mondo del calcio che giudica superficia­lmente. Ho sbagliato ad accettare la Grecia, ma ho fatto appena 14 allenament­i e mi hanno esonerato dopo il k.o. con le Far Oer e solo 4 partite. A Leicester ho dimostrato che non ero finito».

Domani c’è lo scontro con il Manchester di Van Gaal. Quando era al Valencia e lui al Barcellona l’ha battuto tre volte. Ci riprova?

«Certo, ma ogni partita è diversa. Se perdiamo non succede nulla e a questo match arriviamo con il cuore leggero, è un vantaggio. Pensiamo a fare 40 punti, una volta raggiunti possiamo cambiare obiettivo e puntare in alto».

Tra le sorprese del Leicester c’è l’attaccante Jamie Vardy, già 13 gol per lui e sempre a segno nelle ultime 10 partite. Domani con un’altra rete può eguagliare il record di Stan Mortensen del Blackpool che resiste dal 1951 e segnò in 11 gare consecutiv­e. Che giocatore è Vardy?

«Uno che fino a cinque anni

In testa Claudio Ranieri, 64 anni, è in testa alla Premier League con il Leicester (Getty Images)

fa era nei dilettanti. Si sacrifica e segna, disponibil­e sempre: chi non vorrebbe uno così?».

Vardy cinque anni fa era nei dilettanti: segna molto, chi non lo vorrebbe uno così? Ora sotto col Manchester Utd

Anche Batistuta, con lei allenatore alla Fiorentina, segnò nella stagione 1994-95 per 11 giornate consecutiv­e. Vardy lo ricorda?

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