Corriere della Sera

La carriera

- Guido De Carolis

Claudio Ranieri, 64 anni, ha allenato in Italia, Spagna, Francia e Inghilterr­a ed è stato c.t. della Grecia

Ha vinto due campionati di serie B con Cagliari e Fiorentina Con i viola ha vinto anche Coppa Italia e Supercoppa italiana. Con il Valencia ha vinto una Coppa di Spagna, un Intertoto e una Supercoppa europea

Da luglio è l’allenatore del Leicester City

«Bati era un giocatore potente, Vardy è più uno che ti va a pressare e a dare fastidio».

Lei, un italiano, guida la Premier. Qual è la differenza più lampante con la serie A?

«I soldi. Qui li hanno, da noi meno. E i soldi portano i giocatori migliori e altri soldi. Poi qui quando parlano di progetto sanno quel che dicono, da noi cacciano gli allenatori... Il campionato inglese è bello, il più combattuto nelle posizioni di testa. Il nostro è il più tattico».

Nella serie A di oggi nessun allenatore ha mai vinto una coppa europea. L’involuzion­e è più colpa dei tecnici o dei dirigenti?

«Allegri ci è andato vicino a maggio. Da noi ci sono allenatori giovani e devono crescere, ma è difficile farlo in questa Europa, con squadre più attrezzate. I dirigenti parlano di progetto, poi non c’è la cultura e la pazienza di coltivarlo».

Lei ha allenato in Italia, Spagna, Francia e Inghilterr­a, anche squadre importanti. Quanto le pesa non aver mai vinto un campionato?

«Ho allenato club importanti è vero, ma bisogna ricordarsi in quale momento storico sono arrivato lì. Ho fatto sempre il massimo dove sono stato».

José Mourinho la stuzzicò su questo. Che rapporto c’è?

«Un rapporto tra colleghi. È stato tutto chiarito da tempo».

Lo scudetto non vinto con la Roma proprio contro l’Inter del Triplete lo rimpiange?

«Fu un dispiacere, ma non ho rimpianti sulla mia carriera. Il consuntivo lo farò il giorno che smetterò. Per ora mi diverto un altro po’».

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