IL CENTURIONE ABUSIVO GIUBILATO DAL GIUBILEO
Gladio ed elmetto, centurione perfetto. Ci voleva il Giubileo per giubilare la centuria di figuranti che a Roma sbarca il lunario intorno all’Anfiteatro Flavio inventandosi improbabili mestieri. Ci voleva il commissario Francesco P. Tronca, prefetto di Milano durante l’Expo, per stroncare i centurioni che presidiano la zona in cerca di turisti vogliosi di portarsi a casa un’inconsapevole caricatura degli antichi fasti romani. Giusto preservare almeno il decoro. « Ar Colosseo nun me fanno più
Per decoro Da Tronca, commissario della Capitale, stop al lavoro in nero dei finti militi romani
lavorà », ha raccontato un gladiatore abusivo. « Se mi metto l’elmo sotto l’anfiteatro so’ quattrocento piotte de multa. Due ieri li hanno beccati ». Sembra di essere tornati ai tempi di Carosello: « Ave so’ Caio Gregorio, er guardiano der Pretorio. Fa’ la guardia nun me piace, c’ho du’ metri de torace ». Chi ha visto il film Benur. Un gladiatore in affitto sa che questi finti soldati romani sono poveri cristi, disoccupati, figli della crisi e dell’abusivismo diffuso e tollerato. Poi ci sono anche tanti mascalzoni che se ne approfittano, spadroneggiano e, coperti dall’armatura d’ordinanza, mettono in piedi un piccolo racket insolente. Con il turismo di massa molte città storiche tendono a diventare Disneyland, ma quando la Roma Capitale si tramuta in un Romanzo Criminale non è certo colpa dei centurioni. Come ha scritto Stendhal, «il Colosseo è quanto di meglio ho visto a Roma. Questo edificio mi piace, sarà magnifico una volta terminato».