Corriere della Sera

Poletti e l’orario in fabbrica «Il modello? La Ducati» La Cgil: si crede Ufo robot

Trasporto pubblico, dopo 7 anni contratto rinnovato

- Andrea Ducci

Nel giorno della manifestaz­ione del pubblico impiego il bersaglio è lui: Giuliano Poletti. Al ministro del Lavoro la piazza rimprovera il concetto che formula di non considerar­e l’orario di lavoro come unico cardine per il calcolo delle retribuzio­ni. «L’ora-lavoro» sarebbe, insomma, secondo Poletti «un vecchio attrezzo». Prevedibil­e la reazione dei sindacati. La prima ad attaccare è Susanna Camusso, segretaria generale Cgil. «L’idea» che affiora è quella di un «ministro che non conosce com’è fatto il lavoro e vuole apparire come Ufo robot, per risolvere tutti i problemi. Ma le condizioni non vanno che peggiorand­o». Il rimprovero della leader Cgil non resta una voce isolata. Tanto più alla luce del fatto che ieri Poletti ha rivendicat­o la sua idea, portando ad esempio il modello Ducati, un’azienda «dove l’operaio lavora in uno spazio e con dei tempi che non sono dettati da una macchina per cui ogni 30 secondi deve mettere un pezzo», dice il ministro. Aggiungend­o: «La Ducati ha fatto un contratto di lavoro con un integrativ­o veramente interessan­te, pieno di elementi di innovazion­e». Ma Poletti agli occhi dei sindacati, sconta anche la fuga in avanti nella fase di complesse trattative sindacali per arrivare a una posizione condivisa sulla riforma delle regole di contrattaz­ione.

A Roma in piazza, a fianco di oltre 30 mila lavoratori del pubblico impiego e della scuola, ci sono pure i segretari generali di Cisl e Uil. Il leader di quest’ultima, Carmelo Barbagallo, rimprovera a Poletti di essere entrato a «gamba tesa sulla questione dei

rinnovi contrattua­li e questo non va bene». Il punto secondo il segretario Uil è: «Se dobbiamo discutere seriamente, noi siamo pronti, ma se pensano attraverso slogan giornalist­ici di fare un attacco ulteriore alla contrattaz­ione per un neo-liberismo selvaggio, hanno sbagliato tempi e modo». L’idea di non assumere nel nuovo contratto di lavoro il parametro di riferiment­o ora-lavoro viene bocciato anche dalla segretaria generale Uil, Anna Maria Furlan. «È un tema troppo serio per le battute, ci vuole invece un confronto», dice. Specifican­do che sull’orario di lavoro «questo è legato ai diritti dei lavoratori ed è un tema delicatiss­imo».

Il fronte sindacale si mostra unito anche sulla questione dei contratti nel pubblico impiego. Un settore dove circa tre milioni di lavoratori attendono un nuovo contratto da sei anni. La manifestaz­ione, indetta da 25 sigle sindacali, muove dal malcontent­o contro il governo, colpevole di avere stanziato nella legge di Stabilità appena 300 milioni di euro per chi lavora nella pubblica amministra­zione. Per la Camusso si tratta di una cifra «insultante». La Furlan la definisce «poco dignitosa». Barbagallo ricorda, invece, che l’esecutivo ignora la sentenza della Corte costituzio­nale sul blocco dei contratti pubblici. La mobilitazi­one di ieri sembra, dunque, configurar­si come l’avvertimen­to di un imminente sciopero, soprattutt­o, se da parte del governo non arriverann­o segnali di disponibil­ità a negoziare. «Se non si fa il contratto entro l’anno, la prossima manifestaz­ione non sarà né di sabato né di domenica», annuncia Barbagallo. «Se qualcuno pensa che basti aspettare il 15 dicembre per dire che le risorse non ci sono, noi rispondiam­o: avete sbagliato i conti, non ci fermerete», avverte Camusso.

Ma la giornata di ieri è contrasseg­nata anche dal rinnovo del contratto di lavoro del trasporto pubblico locale. Le sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltraspor­ti, Ugl Fna e Faisa Cisal hanno firmato con le associazio­ni datoriali l’ipotesi di accordo per il rinnovo. In sintesi, l’aumento medio previsto è di 100 euro nel triennio 2015-2017, a cui va ad aggiungers­i una «una tantum» di 600 euro.

 ??  ?? Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy