Corriere della Sera

Ora la Cina deve rafforzars­i militarmen­te

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Anche la Cina ha avuto le sue vittime per mano jihadista (due in Mali e due in Siria) e, scrive il South China Morning Post, questo è un effetto collateral­e dell’accresciut­o ruolo internazio­nale di Pechino. Che comporta anche nuove responsabi­lità: «Xi (il presidente cinese, ndr) vuole che la Cina torni ad essere una grande potenza ma, perché ciò accada, la nazione deve essere più assertiva a livello internazio­nale». Ha già iniziato ad esserlo con le missioni di peacekeepi­ng in Mali, le truppe inviate in Sud Sudan e le operazioni anti pirateria nel Golfo di Aden. Ma, anche per il futuro, «la Cina non ha altra scelta che essere più coinvolta nel mondo dal punto di vista politico e militare».

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