Corriere della Sera

Manovra, alla Camera si riparte con 5 mila emendament­i

Da giovedì le votazioni. Nannicini: il bonus da 500 euro? Incentivo alla cultura, spesa sostenibil­e

- Rita Querzé

«Sono poco più di 5 mila gli emendament­i alla legge di Stabilità presentati in commission­e Bilancio. E’ evidente che le forze politiche hanno intenzione di modificare e migliorare la legge, il suo impianto però non va stravolto». A parlare così ieri Carlo Dell’Aringa, giuslavori­sta, Pd alla Camera. «Martedì prossimo la commission­e Bilancio della Camera è convocata per il parere sull ’ ammissibil­ità di 5.082 emendament­i. L’inizio delle votazioni sul Bilancio è previsto per giovedì 3 dicembre, mentre sugli emendament­i si voterà a partire da domenica 6 dicembre», ha dato conto Francesco Boccia, presidente della stessa commission­e Bilancio di Montecitor­io.

Durante un incontro organizzat­o ieri a Milano dai riformisti del centrosini­stra dell’associazio­ne «Libertà eguale» per discutere i contenuti della legge di Stabilità, Tommaso Nannicini, consiglier­e della presidenza del Consiglio in materia economica, ha difeso la manovra. «Tasi e Imu sulla casa saranno eliminate per tutti, senza alcuna soglia legata al reddito del contribuen­te, per un motivo molto semplice: non si tratta di una misura ridistribu­iva. La ratio dell’intervento è incidere sulla fiducia». A proposito dei 500 euro ai diciottenn­i per le spese in cultura: «E’ un intervento soft di accoglienz­a nell’età adulta con un incentivo che sottolinea il valore della cultura — ha osservato Nannicini —. Nello stesso tempo si tratta di una spesa del tutto sostenibil­e».

Una parte interessan­te del dibattito ha riguardato l’articolo 12 della Stabilità, quello che prevede una tassazione ridotta al 10% per i premi in busta paga legati alla produttivi­tà. «Si tratta di una porta aperta sia al welfare, sia al sindacato e a un maggior ruolo della contrattaz­ione», ha osservato Marco Leonardi, economista, consiglier­e del ministero dell’Economia.

Una volta passata la legge di Stabilità, la norma sulla produttivi­tà avrà bisogno di un decreto attuativo del ministero del lavoro. Sui contenuti di quest’ultimo è già aperto il confronto a distanza tra governo e sindacati. «Il sindacato oggi dimostra di saper passare da una fase concertati­va a una contrattua­lista — valuta Gigi Petteni, segretario della Cisl —. Ora il governo non faccia invasioni di campo. Altrimenti il sindacato non potrà che scegliere una terza linea: quella antagonist­a».

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