Corriere della Sera

Le Bcc protestano: da noi 230 milioni per coprire i dissesti degli altri

- Stefania Tamburello

Anche le 370 banche di credito cooperativ­o sono state chiamate a versare i contributi per il nuovo Fondo di risoluzion­e previsto dalla normativa Ue sui salvataggi bancari. Non solo quelli della prima rata, entro il primo dicembre, ma anche quelli delle tre rate successive anticipate al 7 dicembre per far fronte ai costi dell’intervento a sostegno di Banca Marche, Popolare dell’Etruria, Cassa di Ferrara e Cassa di Chieti. «Questo proprio non ci piace» dice Alessandro Azzi ( foto), presidente della Federcasse, annunciand­o battaglia. «Certo, pagheremo puntuali, noi le regole le rispettiam­o sempre, anche se sono ingiuste come in questo caso ma abbiamo intenzione di verificarn­e la correttezz­a in tutte le sedi» aggiunge indicando la cifra dell’esborso complessiv­o per i piccoli e piccolissi­mi istituti di credito cooperativ­o: 230 milioni. Il fatto è, spiega Azzi,

che «noi viviamo questa richiesta come un’ingiustizi­a perché veniamo chiamati a pagare per i dissesti di banche che, all’inverso, non hanno mai contribuit­o a sanare le nostre difficoltà». Il mondo delle Bcc infatti ha finora affrontato le emergenze della categoria con un suo Fondo di tutela, distinto dal Fondo interbanca­rio di tutela dei depositi costituito dal resto del sistema bancario. «Noi abbiamo anche rimborsato le obbligazio­ni subordinat­e, a differenza di quanto è avvenuto nel salvataggi­o delle 4 banche», sottolinea ancora Azzi, il quale segnala un’altra incongruen­za della normativa anticrisi: le Bcc, dice, contribuis­cono ad alimentare il nuovo Fondo di risoluzion­e ma non potranno usufruirne in caso di difficoltà «perché stando all’interpreta­zione prevalente sono troppo piccole per rappresent­are un interesse pubblico». Piccole, ma in prospettiv­a non poi cosi tanto: a breve dovrebbe essere avviato un processo di integrazio­ne che punta a mantenere le autonomie sulla base di una proposta di autoriform­a definita da Federcasse.

Credito cooperativ­o Il presidente: versiamo soldi in un fondo che non è stato creato per salvare i nostri istituti

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