Corriere della Sera

Fill a un soffio dal capolavoro, oggi ci riprova in superG

A Lake Louise, l’azzurro secondo in discesa a un solo centesimo dal norvegese Svindal

- Daniele Sparisci

Un centesimo spezza un’attesa durata sette anni. La discesa di Lake Louise è un sogno agrodolce per Peter Fill: qui aveva centrato la sua unica vittoria in Coppa nel Mondo nel 2008 e qui ieri per 30 minuti sembrati interminab­ili ha vissuto ancora l’ebbrezza da numero uno nella prima discesa dell’anno. Fin quando davanti non gli si è materializ­zato un incubo chiamato Aksel Lund Svindal.

La stella della Norvegia (iridato e olimpionic­o), al ritorno nella specialità dopo più di un anno, ha cancellato l’impresa dell’uomo jet di Castelrott­o beffandolo per un battito di ciglia, forse anche meno. Peter, a dieci gradi sottozero, si era costruito un fortino apparentem­ente inespugnab­ile di secondi dipingendo traiettori­e impossibil­i. Dove gli altri faticano nel tenere gli sci, lui sembra correre su binari invisibili. Partito con il pettorale n. 4 esulta al traguardo perché sa di essere stato monumental­e, al di là di cosa succeda dopo. Vede cadere sotto il muro del cronometro una serie di pericolosi avversari, dall’americano Travis Ganong al francese Guillermo Fayed, ma soprattutt­o il fuoriclass­e norvegese Kjetil Jansrud, che sbaglia molto e delude. Come anche l’amico Dominik Paris che si ritrova a più di mezzo secondo e chiude settimo. L’al- tro azzurro Christof Innerhofer su una pista che non ama è dodicesimo.

Adesso bisognerà capire se Fill potrà andare oltre le montagne canadesi: un brutto infortunio dopo l’argento in superG ai Mondiali nel 2009 lo aveva costretto a fermarsi nel momento migliore della carriera. Alla ripresa è stato messo un po’ in ombra dall’esplosione di Innerhofer e di Paris. A 33 anni, nell’età adulta del gelo, il carabinier­e altoatesin­o si gioca le sue ultime carte: se sarà continuo potrà ancora vivere giornate importanti, a cominciare da oggi, nel superG.

Attimi di paura per la spaventosa caduta dell’austriaco Markus Duerager: perde uno sci, sbatte violenteme­nte e viene trasportat­o in ospedale cosciente ma acciaccato. Fra le donne sorride Mikaela Shiffrin, che venerdì aveva gettato la vittoria al vento nel gigante, andandosi a prendere di forza lo slalom: fra le italiane la migliore è Chiara Costazza, sedicesima.

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In volo Un salto di Peter Fill, 33 anni, nella discesa di Lake Louise, la prima della stagione (Reuters)

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