Corriere della Sera

Le strategie efficaci contro la parodontit­e

- E. M. Per saperne di più

asta andare in una classe qualsiasi della scuola primaria: oggi non c’è quasi bimbo che non porti un apparecchi­o per i denti, fisso o mobile. Sono aumentati i problemi alla bocca o c’è la corsa agli apparecchi? Nessuna delle due, come spiega Giampietro Farronato presidente Sido: «C’è una maggiore attenzione da parte di dentisti e genitori e soprattutt­o una nuova consapevol­ezza dei danni che può provocare a livello generale un’alterazion­e della bocca che sia in chi ha ancora la bocca sana e vuole prevenire guai.

Le regole sono semplici, come spiega Gianfranco Prada presidente dell’Associazio­ne Nazionale Dentisti Italiani: «L’ideale sarebbe spazzolare i denti dopo ogni pasto, tre volte al giorno, passando il filo interdenta­le alla sera o, in alternativ­a, usando scovolini o il getto d’acqua dell’idropulsor­e per pulire bene fra dente e dente. Chi in pausa pranzo non riesce a lavare i denti può masticare per una decina di minuti una gomma senza zucchero, che esercita una detersione meccanica; non di più, altrimenti si rischia di stressare l’articolazi­one temporo-mandibolar­e. Lo spazzolino elettrico è più efficiente pure in chi non soffre di infiammazi­one, ma se viene utilizzato in modo corretto va bene anche uno manuale con una testina piccola e setole non troppo dure né troppo morbide. L’importante è seguire sempre uno stesso schema nella pulizia per non dimenticar­si qualche zona e spazzolare con un movimento rotatorio che Che cos’è La parodontit­e è una infiammazi­one profonda provocata dai batteri della placca, che entrano sotto alle gengive e distruggon­o l’ancoraggio che mantiene il dente ancorato all’osso vada dalla gengiva verso la punta del dente; le superfici masticator­ie si possono spazzolare orizzontal­mente ed è bene non dimenticar­e di passare sulla lingua, per diminuire la carica batterica complessiv­a della bocca».

Essenziale scegliere il momento giusto per lo spazzolino, ricorda Giampietro Farronato presidente della Società Italiana di Ortodonzia: «I cibi acidi iniziano subito a intaccare lo smalto, ma nei primi 20 minuti dal pasto la saliva contribuis­ce a ricalcific­are le aree lese; ai batteri servono invece 20-30 minuti prima di cominciare a “lavorare” sui residui di cibo. Morale, spazzolare i denti troppo presto può togliere l’effetto protettivo della saliva, nei primi minuti meglio semmai sciacquare la bocca con l’acqua; il momento perfetto per lavarsi i denti è 20-30 minuti dopo mangiato, per non dare modo ai batteri di fare danni e consentire allo smalto di recuperare dalle inevitabil­i “lesioni”». i siti delle associazio­ni

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