Corriere della Sera

Regionali francesi, la nuova coppia Le Pen si prepara al trionfo

Marine e la nipote favorite alle elezioni di domenica

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Stefano Montefiori

Messo ai margini un Le Pen, i francesi stanno per ritrovarse­ne due alla testa di regioni importanti: la leader del partito Marine Le Pen al Nord (Nord-Pas-de-Calais-Picardie), la sua giovane nipote Marion Maréchal Le Pen al Sud (Provence-Alpes-Côte d’Azur). Il sondaggio Ifop per il Journal du Dimanche di ieri conferma che c’è un solo leader nazionale in crescita, ed è Marine Le Pen; e un solo personaggi­o emergente a livello locale, ed è Marion, parte della stessa famiglia.

Il Front National vive l’ennesimo momento di grazia. Da mesi tutto — anche il 13 novembre — finisce per portare consensi al partito fondato da Jean-Marie Le Pen. E la dolorosa estromissi­one del capostipit­e, tra drammi famigliari e liti in pubblico, sembra non costare un voto. Anzi.

Domenica prossima i francesi sono chiamati a votare per il primo turno delle elezioni regionali, un momento cruciale del ritorno alla vita politica, messa in sospension­e per qualche giorno dagli attentati e dall’effimero clima di unione nazionale che ne è seguito. La popolarità di François Hollande — pessima da tre anni a questa parte — è migliorata, il presidente ha guadagnato sette punti perché i francesi hanno apprezzato i toni empatici e sobri allo stesso tempo, e la sua capacità di reagire in modo veloce e determinat­o, con la proclamazi­one immediata dello stato di emergenza e l’intensific­azione dei bombardame­nti contro lo Stato islamico.

L’uomo piace di più, ma la Francia che lui ha costruito, o meglio che si è contentato di amministra­re, no. Il partito socialista deve quindi attendersi l’ennesima batosta.

L’astensione è prevista al 54 per cento, un tasso enorme che colpirà soprattutt­o il Ps. La Francia si conferma un partito sempre più a destra, con un presidente e un governo di sinistra: i candidati estranei alla gauche raggiungon­o il 61%.

Il Front National raggiunge il 28% delle intenzioni di voto, guadagnand­o il 2% rispetto al precedente sondaggio che risale a prima degli attentati. La coalizione dei Républicai­ns (il partito di Nicolas Sarkozy) con i centristi del Modem e dell’Udi arriva anch’essa al 28%, perdendo il 3%. Lontano dal testa a testa, il partito socialista si ferma al 22%, mentre l’insieme della sinistra radicale del Front de Gauche e degli ecologisti non supera il 12 per cento. In totale,

Paesi della Loira Linguadoca

Rossiglion­e la sinistra perde il 6% rispetto all’era pre-attentati.

Venerdì scorso Marine e Marion Le Pen si sono presentate insieme in un grande comizio a Nizza, con l’atteggiame­nto spavaldo ormai proprio del Front National. Dopo Nicolas Sarkozy, persino il presidente socialista François Hollande e il premier Manuel Valls sono accusati nel loro stesso campo di capitolazi­one di fronte alle idee del Front National, dall’improvvisa passione per il tricolore allo stato di emergenza alla durezza con i migranti.

«Il Front National ha un programma realistico e serio, ormai fonte di ispirazion­e persino per François Hollande», dice ridendo Marine Le Pen. La presidenza di Regione, e l’ulteriore legittimaz­ione come leader politica credibile, si avvicinano. Le regioni che il sondaggio dell’Ifop (Institut français d’opinion publique ) assegna al Fn alle prossime elezioni locali in Francia del 6 dicembre. A Repubblica­ni e Partito socialista 4 regioni ciascuno. In bilico: 2

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