«Marchini mai con il Pd E Gabrielli va lasciato in pace»
Orfini: chi vuole candidarsi a Roma deve passare dalle primarie Rutelli lancia l’imprenditore? No, dice di pensare al centrosinistra...
non rappresenta una sospensione della democrazia?
«È una delle bugie di Marino. Le firme sono state raccolte in Campidoglio, il notaio serviva solo perché fossero contestuali come prescrive la legge».
Orfini, lei è stato prima un grande difensore di Marino, poi ne ha decretato la fine. Ha qualcosa da rimproverarsi?
«Ho fatto quello che andava fatto. L’ho aiutato fino a che era possibile, poi abbiamo capito che la sua permanenza avrebbe danneggiato i romani. E nel mio mandato avevo altri due obiettivi: evitare lo scioglimento del Comune per mafia, segnando una discontinuità e rigenerare il partito».
Eppure c’è chi l’accusa di aver usato il commissariamento, e il famoso rapportoBarca, come strumenti di pulizia etnica interna.
«E dove sarebbero i vantaggi? Marco Causi o Marco RossiDoria non sono della mia corrente. Chi chiede più collegialità vuole solo ricreare i caminetti». Si voterà a giugno 2016? «Non ci sono altre ipotesi». Chi si aspetta come avversari degli altri partiti?
«La destra fatica ad essere credibile: Alemanno e la Meloni sono la stessa cosa, hanno governato insieme. M5S dove ha vinto ha fatto disastri».
Proverete a convincere Gabrielli a candidarsi?
«Fa magnificamente il prefetto. Va lasciato in pace».
Il «Dream Team» è un sogno rimasto nel cassetto?
«Per ora c’è Tronca e la sua squadra. In futuro vedremo».
Tronca è commissario da un mese. Un’ordinanza sui centurioni non è un po’ poco?
«Beh, non c’è solo questo... Sta gestendo situazioni difficili come quella del trasporto pubblico. E poi non è un sindaco, ma un prefetto che deve svolgere l’ordinaria amministrazione».