Natale, la Cgil difende il preside E lui: «Non ho vietato la festa»
Un presidio per il dirigente. Oggi Salvini alla scuola di Rozzano con un presepe
«Mentre sui media si discute di Adeste Fideles e Tu scendi dalle stelle, la scuola cade a pezzi. Il tetto è crollato e i bagni sono inagibili. Non abbiamo bisogno di canti religiosi ma di risorse economiche». Davide Susani — uno dei papà che ieri mattina hanno manifestato per solidarizzare con il preside Marco Parma davanti all’Istituto Garofani nel quartiere popolare Aler di Rozzano, periferia sud di Milano — sintetizza così il pensiero di molti genitori sul caso della festa di Natale cancellata e trasformata in «festa dell’Inverno» in nome della laicità.
Un presidio a cui hanno partecipato una cinquantina di persone, comprese alcune insegnanti che hanno sfilato reggendo uno striscione con la scritta «Io sto con Parma». E mentre il premier Matteo Renzi ha attaccato il preside definendo un errore il tentativo di «affogare le identità in un politicamente corretto indistinto e scipito» e ribadendo che «il Natale è molto più importante di un preside in cerca di provocazioni», ieri il dirigente ha incassato il sostegno del sindacato. Caterina Spina, segretaria generale della Flc Cgil di Milano, si è schierata contro una «strumentalizzazione che punta a scambiare l’attenzione per le sensibilità e le culture in ostilità Il responsabile dell’istituto: ho solo negato i canti religiosi nella pausa per la mensa per le feste, il lavoro quotidiano per costruire un comune sentimento di appartenenza in pregiudizio e intolleranza».
Parma, già candidato sindaco a Rozzano per un Movimento 5 Stelle ancora in fieri, dopo l’abbuffata mediatica di venerdì, si è eclissato. Unica breccia nel muro di silenzio, la circolare intitolata forse non senza ironia «Natale e dintorni» e pubblicata sabato sera sul sito del Garofani. «Non ho rimandato né cancellato nessun concerto natalizio né altre iniziative programmate dal collegio docenti e dal Consiglio d’istituto; mi sono adoperato per sostenerle» scrive il preside Parma che conclude dicendosi pronto alle dimissioni. Il dirigente aveva scritto sabato al provveditore Delia Campanelli dando la sua disponibilità a farsi da parte. La risposta pubblica del provveditore si è concentrata sul «dialogo interculturale» e sull’«integrazione», percorsi che devono iniziare nelle scuole, «dalla padronanza della lingua alla formazione del personale scolastico». Il documento La circolare del 28 novembre in cui il preside dell’Istituto Garofani spiega le sue posizioni
La spiegazione
L’iniziativa Genitori e insegnanti dell’Istituto Garofani ieri hanno sfilato davanti alla scuola con uno striscione in difesa del preside Marco Parma