Corriere della Sera

L’Empoli e l’arbitro mettono a nudo i limiti della Lazio Decide Tonelli. Due gol annullati, Pioli furioso: «Errori evidenti». Ma fuori casa il passo è da retrocessi­one

- DAL NOSTRO INVIATO Carlos Passerini Empoli Lazio 1 0

E sei. Su sette. Numeri da retrocessi­one, altro che Europa. Anche a Empoli la Lazio ha inserito il suffisso da trasferta ed è tornata Lazietta, quella che riesce sistematic­amente a rottamare fuori casa ciò che di buono costruisce all’Olimpico: fin qua solo una vittoria, e sofferta, un 1-2 sul Verona alla 6a. Prima e dopo solo magre figure come quella di ieri in Valdelsa, 1-0 firmato Tonelli (5’, da corner dell’ottimo Paredes) che terrà banco a lungo nella Capitale e non solo, per via di un paio di episodi parecchio dubbi dei quali è stato protagonis­ta il Gioia Lorenzo Tonelli, 25 anni, abbracciat­o dai compagni dopo il gol (Ansa) team arbitrale governato dal geometra ravennate Fabbri.

Due gol annullati, entrambi al neoentrato Klose, entrambi nella ripresa, quando i biancocele­sti hanno tentato il tutto per tutto per evitare — vanamente — il quinto ko delle ultime 6 uscite (ultimo guizzo un 3-0 al Torino il 25 ottobre): prima, al 67’, per carica sul portiere Skorupski, e poi all’88’ per un posizione di fuorigioco molto difficile da decrittare, anche in tv. «Errori evidenti, paghiamo una disattenzi­one nostra ma anche due sviste, non meritavamo di perdere» è entrato duro Pioli. Il quale però ha comunque sulla coscienza una formazione di partenza sbagliata: un 4-4-1-1 rinunciata­rio, con Djordjevic troppo solo per creare qualche pensiero all’attenta difesa toscana. Tant’è che qualcosa è cambiato, una volta corretto l’errore nella ripresa, con gli ingressi di Klose, Anderson e Matri, con la virata verso il 4-4-2 con un centravant­i in più e due ali di spinta. Troppo tardi: alla fine alla Lazio sono rimasti solo i numeri, il possesso palla (63%) e i tiri in porta ( 1- 5). Non i punti. Quelli sono andati a un Empoli che sta crescendo a vista d’occhio, grazie all’opera brillante di Giampaolo: «Potevamo anche prendere il gol del pareggio — le sue parole — ma alla fine siamo stati bravi a resistere». I 18 punti in 14 gare sono una prova, non una casualità.

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