Corriere della Sera

Milano senza Gentile trova l’anima operaia e sbanca casa Cantù

- Werther Pedrazzi

Altro che Fashion. Milano operaia e operosa indossa la tuta di amianto che la protegge e la salva dalle fiamme dell’inferno del Pianella, che più volte la lambiscono ma non riescono a bruciarla. Il 156° derby è di Milano (71-78) e dopo il successo sull’Efes, Jasmin Repesa ha ottenuto quel che chiedeva: continuità di rendimento. Una prova corale, quella della EA7, tutti utili, a turno, nessuno indispensa­bile. Peccato solo per Cantù, la provincia ribelle, che ha attaccato a fondo l’impero milanese, con il neoacquist­o JaJuan Johnson (28 punti) e Walter Hodge (16) gli ultimi ad arrendersi. C’è futuro in questa Acqua Vitasnella, ma il presente è della EA7, da ieri sera capolista solitaria in testa alla classifica.

All’inizio è la storia di fiori tra Anna e Dmitry, quelli che il nuovo patron Gerasimenk­o regala alla presidente­ssa Cremascoli passandole accanto prima della partita. Sembrano sbocciare le rose per Cantù con il 19-8, sotto la regia dominante del portorican­o Walter Hodge, mentre le prime spine vengono da Cerella e Lafayette che graffiano prima che McLean apra la ferita nella difesa brianzola e riapra la partita, con il sorpasso di Milano (36-41 all’intervallo).

L’Acqua Vitasnella paga al luna park delle triple (5/18) soffrendo, soprattutt­o, l’equivoco di Brad Heslip che si crede un calabrone in grado di pungere, ma è una farfallina che sbatte inutilment­e le ali, con 0/5 da 3 punti. Scomporsi, dopo l’ottimo inizio, nel vento del tiro lontano non giova a Cantù, che potrebbe cavalcare lo strepitoso esordio di JaJuan Johnson.

Dopo l’intervallo insolitame­nte silenzioso del Pianella, che ha occhi soltanto per le Red Foxes, nove bellissime ragazze bionde, il corpo di ballo più famoso di Ucraina che patron Gerasimenk­o ha chiamato e ospitato nel Cantucki, alla ripresa del gioco si capisce perché, due anni fa a Pistoia, JaJuan Johnson era per tutti «il polipo di Indianapol­is»: è lui, strepitoso con 13 punti nel solo terzo quarto, che frena il 47-54 di Kruno Simon e mantiene il contatto per Cantù (53-54 al 30’) e ancora lui, insieme a Ross, che sorpassa nuovamente Milano (58-54).

È un bel derby, intenso, degno di vecchia e nuova storia. Forse per Repesa è anche il momento in cui maggiormen­te sente l’assenza di Alessandro Gentile, l’ariete per sfondare le linee nemiche quando nel finale il gioco diventa duro e confuso. Ma ci pensano gli audaci «riservisti» Cerella (8) e Simon (9) a riportare sulla rotta di vittoria Milano (60-64 al 35’). Gli ultimi morsi, sono della splendida pantera nera McLean (15), feroce in area, e la chiusura definitiva di Lafayette (18).

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