Corriere della Sera

Ibrida, cattiva e potentissi­ma, ecco la Peugeot da 500 cavalli

In pista con la 308 R Hybrid, il prototipo su base GTI elaborato dalla sezione sportiva del marchio francese

- Maurizio Spinali

Di solito, provare un prototipo significa stare attenti affinché non succeda nulla, fare pochi metri e riconsegna­rlo nelle mani degli ingegneri che solitament­e sono lì preoccupat­i a controllar­e tutto. Non così questa volta. La Peugeot 308 R Hybrid, che poche settimane fa era al Salone di Francofort­e, è già un’auto vera, anche se nel pieno dello sviluppo. L’abbiamo provata su un piccolo tracciato nel Sud della Francia, il Circuit du Var, perché non solo arriva ad avere 500 cavalli ma è anche la sorella cattivissi­ma della versione GTI della 308 che, messa in mano agli uomini di Peugeot Sport, vuole essere una supercar travestita da auto di tutti i giorni. Com’è possibile? Con la tecnologia che fino a poco tempo fa faceva pensare solo ai bassi consumi, alla sostenibil­ità dei costi e a spostament­i più tranquilli che divertenti: l’alimentazi­one ibrida. Oggi l’accoppiame­nto di uno o più motori elettrici a quello classico termico viene applicato pure per aumentare le prestazion­i, insomma per costruire auto performant­i e sportive in tutto e per tutto. In questo caso, la 308 ha il motore 1.6 turbo da 270 cv sotto il cofano, aiutato da due unità elettriche da 115 cv, una che spinge sulle ruote anteriori e l’altra sulle posteriori: tecnicamen­te, si tratta quindi di un’auto a trazione integrale. Quattro le modalità di guida, si parte in ZEV, quella solo elettrica, con cui si possono fare solo una manciata di chilometri visto che le batterie, sotto il sedile posteriore, sono piccole e compatte, da 3 kWh, perché tutta la 308 Hybrid è stata costruita in previsione delle prestazion­i stando attenti a non aumentare troppo il peso. Poi c’è la modalità ibrida e ci sono le due più sportive, quelle che ti mettono a disposizio­ne rispettiva­mente 400 e 500 cv, quest’ultima attivabile solo per brevi tratti durante il launch control. Ma i 400 della modalità Sport sono più che sufficient­i a impression­are. Al di là degli 0-100 km/h consumati in 4 secondi, quello che convince è la fluidità della spinta, anche durante le cambiate, merito del motore elettrico anteriore che non stacca mai la spina all’accelerazi­one e, soprattutt­o, ricarica quasi costanteme­nte le batterie, in modo da non porre fine al divertimen­to dopo pochi chilometri: noi siamo riusciti a spingere per quattro giri di seguito del tracciato senza avvertire un calo della potenza. Alla fine, nonostante i quasi 200 kg in più rispetto a una 308 GTI standard, la 308 R Hybrid ci è sembrata una hot-hatch autentica, pronta alla pista e al divertimen­to. La faranno davvero? In Peugeot Sport sono pronti.

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La Peugeot 308 R Hybrid da 500 cavalli sul Circuit du Var nel sud della Francia

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