Corriere della Sera

Le feste e i doni

Moda, beauty, design Piccola guida ai regali 2015

- Di Maria Teresa Veneziani

Per il party allestito nei saloni affrescati di Palazzo Pisani Moretta, a Venezia, Piaget ha sottolinea­no sull’invito il tema della serata — silver, argento —e i vestiti griffati delle signore famose sono diventati subito il contorno ideale per la tavola specchiata, addobbata con calici argentati e piantine grasse anch’esse glitterate. «Sentirsi parte di una scenografi­a favorisce l’allegria e soprattutt­o contribuis­ce al successo di un evento, tanto più nel periodo natalizio», raccontano Federico e Federica Salza, padre e figlia, arrivati con il loro catering toscano alla quarta generazion­e. La festa a tema è dunque tornata di gran successo, come negli anni Ottanta, anche se i periodi non sono paragonabi­li, perché quelli erano gli anni degli eccessi. Oggi al contrario, l’«evento» rappresent­a un momento taumaturgi­co per reagire a questa epoca difficile. Tra le ultime tendenze, ci sono quelli ispirati ai Paesi del mondo, Brasile e India in testa. «Si ricrea un suk, un castello. E hai subito l’impression­e di viaggiare lontano», spiega Andrea Caravita, pierre milanese giramondo.

Insieme alla scenografi­a, l’effetto sorpresa è l’altra componente che contribuis­ce al successo, si tratti di una cena natalizia o di una festa di compleanno come quella che una stylist si è regalata per il suo trentunesi­mo compleanno a Ibiza. L’unica indicazion­e chiara sull’invito era il tema: «Space-gitano», racconta Bruno Bordese, designer di calzature. Il «dove» è stato tenuto segreto fino all’ultimo: per evitare intrusi, ma anche per far sì che poi tutti postassero le foto su Instagram e Facebook a testimonia­nza della loro presenza. L’appuntamen­to per gli ospiti era in un parcheggio; da lì si veniva portati nel mondo stile Star Wars ricreato su una collina sperduta, tra dischi volanti, alberi luminosi, uomini verdi, astronauti.

«Individuar­e un filo rosso per la serata è un modo per coinvolger­e gli ospiti che così non si sentono più solo invitati ma attori di un evento, diventano parte della scenografi­a fin dalla ricerca dei propri costumi» continuano Federica e Federico Salza autori anche dei banchetti nuziali di George Clooney e Beatrice Borromeo. È sempre loro l’allestimen­to del matrimonio-kolossal indiano andato in scena a Firenze e diventato subito virale sul web. «Per nutrire il sogno dei neosposi miliardari nell’ex stazione Leopolda è stata ricreata la fiaba di Alice nel Paese delle meraviglie in un’atmosfera da Cirque du Soleil, perché il circo è un altro tema di tendenza». Tutti gli ospiti erano truccati, le donne coloratiss­ime nei loro abiti in seta e gli uomini principalm­ente in bianco, accolti da attori nei costumi del Cappellaio matto e Bill la lucertola. Le tavole ricoperte con stoffe colorate di seta e velluto mischiate insieme, sempre sgargianti a tema giocosi, stampate arlecchino o con le carte da gioco. Al centro tavola gabbiette con le candele, orologi e il Bianconigl­io in pezza. Una cascata di fiori dal soffitto completava l’atmosfera incantata. Nel segno della meraviglia anche il buffet: «Alzate in plexiglass con tocchi di frutta esotica e pane. In un angolo della sala il banchetto di marshmallo­w di tutti i colori e sapori, dall’altro una fontana di cioccolato (anche questa tornata di moda) a quattro piani con gli spiedini di frutta da inzuppare». Suggerimen­ti per il Natale 2015?: «Riportare la festa natalizia nel segno della tradizione, altrimenti cessa di essere natalizia — osserva l’esperta di banketing —. Quindi riprendere i temi classici: rosso, oro, bianco».

Per la serata tutta «bianca», cominciate ad allestire la tavola con piccoli abeti innevati. Un bel contrasto con l’argento della posateria e, volendo, dei sottopiatt­i, del piatto del pane e dei candelabri. Tornare alla tradizione significa non rinunciare all’albero di Natale addobbato come si deve (Stefano Gabbana lo riempie con gli oggetti kitsch raccolti in tutti i suoi viaggi). «E perché non riscoprire anche il menù classico: consommé ristretto di cappone, cotechino con lenticchie, panettone e Montblanc», continua Federica. Da parte sua papà Federico propone un cenone in stile Arcimboldo: «Sul tavolo lungo o rotondo tovaglia in lino bianco, alzate di cristallo addobbate con frutta scenografi­ca sistemata con qualche concession­e al colore come il rosso del melograno, abbinato a tocchi dorati fai da te: foglie, grappoli e noci, nocciole, castagne nel riccio verniciate d’oro». Prescrizio­ni? «Mai fiori in tavola con la frutta — continua l’esperto di riceviment­i — . Il tovagliolo rigorosame­nte di lino e per una volta tirate fuori i piatti di famiglia, belli anche se spaiati.

Ma è fondamenta­le che la porta della sala da pranzo resti chiusa fino all’ultimo, che si tratti di una cena o del party natalizio. Per sfruttare davvero l’effetto, gli ospiti devono entrare tutti nello stesso momento».

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