La mossa di Erdogan che spiazza ancora tutti
Ufficialmente devono solo addestrare. Ma non si sta preparando l’offensiva?
destinate a preparare le forze militari destinate a confrontare i miliziani dell’Isis attestati a Mosul. La mossa turca va anche capita come un nuovo tentativo di trovare consenso nella regione, specie alla luce del recente contrasto scoppiato con Mosca.
Ma l’intero scacchiere è in fermento. Con l’intervento negli ultimi giorni di caccia, droni, navi e soldati francesi, inglesi e adesso tedeschi, si intensifica presidente Bashar Assad al comando a Damasco. Dello stesso avviso non sono però i russi, che al contrario sono interessati al mantenimento dell’attuale struttura di potere in Siria quale garanzia delle loro basi militari nel Paese. Lo scontro frontale tra Putin ed Erdogan, seguito all’abbattimento del caccia russo da parte degli F-16 turchi, mostra i rischi di un coordinamento non chiaro tra le forze straniere che operano tra Siria e Iraq.
La novità sta nell’attivismo di alcuni Stati europei seguito ai recenti attentati di Parigi. La scelta tedesca di inviare «forze non belligeranti» è solo l’ultima di una lunga serie. La fregata Sachsen è destinata ad affiancarsi alla piccola flotta che scorta la portaerei francese Charles De Gaulle. «Voi proseguirete con altri mezzi la battaglia che abbiamo intrapreso contro l’Isis», ha dichiarato ieri il presidente francese Hollande ai marinai schierati sulla portaerei. Londra segue a ruota. Giovedì i suoli otto Tornado di base a Cipro per la prima volta hanno bombardato Isis nella regione siriana di Raqqa.