Dati dei passeggeri, la Ue trova l’intesa
L’accordo su tutti i voli in Europa, anche i charter sono inclusi Le informazioni saranno disponibili per un periodo di cinque anni
Il Consiglio dei 28 ministri degli Interni ha concluso un compromesso in grado di sbloccare le pluriennali riserve dell’Europarlamento sulla registrazione dei dati dei passeggeri dei voli in partenza e in arrivo nell’Unione Europea. Nella riunione a Bruxelles, che ha beneficiato di una accelerazione provocata dall’emergenza terrorismo dopo i sanguinosi attentati a Parigi, si è riusciti a superare la difficoltà di conciliare le esigenze di sicurezza con la tutela della privacy dei cittadini.
Sono state risolte soprattutto le problematiche sul periodo di conservazione del complesso di dati detto Pnr (Passenger name record in inglese). Questo include gli elementi identificativi della persona e dei suoi spostamenti, più numerosi altri (dal costo del biglietto, al metodo di pagamento, all’intermediario utilizzato, all’eventuale pasto speciale richiesto, fino agli indirizzi e ai recapiti telefonici indicati nella prenotazione).
«Abbiamo ottenuto l’impegno di tutti i Paesi che anche i voli interni all’Ue e quelli charter saranno inclusi nella normativa», ha affermato il ministro francese dell’Interno Bernard Cazeneuve. «Questo è un caso concreto di come l’Ue si sta attrezzando per controllare meglio gli spostamenti da e per l’Europa», ha affermato a Bruxelles il titolare del Viminale, Angelino Alfano.
I dati dei passeggeri saranno a disposizione delle autorità di polizia e dei servizi segreti per sei mesi. Dopo verranno criptati e sarà possibile richiederli per altri quattro anni e mezzo attraverso procedure più complesse (e dimostrando le effettive esigenze in indagini anti-terrorismo o giudiziarie in genere). I singoli Stati membri possono scambiarsi anche i dati relativi ai voli tra gli scali interni all’Ue. Devono istituire una specifica «Unità informativa sui passeggeri» specializzata nella raccolta e nello scambio dei Pnr, soggetta alle verifiche delle autorità di tutela della privacy. Il compromesso attende ora il via libera formale dell’Europarlamento prima dell’approvazione finale del Consiglio.
Alfano ha sostenuto un altro accordo dei ministri per il rafforzamento di Europol, che dovrebbe migliorare lo scambio di informazioni riservate tra le polizie dei Paesi membri. Ma ha aggiunto che «bisogna fare di più» a livello europeo Vigilanza Due poliziotti inglesi di pattuglia all’interno del Terminal 2 dell’aeroporto di Heathrow, a Londra: si tratta di uno degli scali più affollati del mondo con oltre 74 milioni di passeggeri per contrastare il terrorismo.
Nella seduta pomeridiana del Consiglio non è passata la proposta ( sostenuta anche dalla Germania) di «isolare» la Grecia. «Non è possibile escludere giuridicamente un Paese da Schengen», ha detto il vicepremier del Lussemburgo.