Corriere della Sera

«Le misure della Bce stanno funzionand­o»

Draghi: di sicuro torneremo all’inflazione al 2%, senza ritardi. Faremo quello che serve

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE D.Ta.

Mario Draghi assicura che l’inflazione dell’eurozona tornerà vicina al 2%, cioè al livello che è l’obiettivo al quale la Banca centrale europea considera ci sia stabilità dei prezzi. E ci si arriverà con gli strumenti messi in campo finora, gli ultimi quelli annunciati giovedì, oppure con ulteriori, se ce ne sarà bisogno. Comunque dice che pericoli di deflazione «non sono sul tavolo», grazie soprattutt­o alle misure messe in essere dalla Bce.

Ieri, Draghi ha parlato all’Economic Club di New York: un discorso finalizzat­o a spiegare agli investitor­i il senso della nuova «calibrazio­ne» della politica monetaria nell’eurozona annunciata giovedì. Un discorso in alcune parti teorico sulle caratteris­tiche degli andamenti dei prezzi oggi ma anche una risposta ai mercati, che hanno valutato i nuovi annunci della Bce inferiori alle aspettativ­e. Già durante la conferenza stampa di giovedì, Draghi aveva detto che ci sarebbe voluto tempo affinché i mercati apprezzass­ero la portata delle misure: ieri ha cercato di spiegarle.

Il dato numerico più interessan­te che ha portato alla platea di Manhattan è questo: la decisione di allungare dal settembre 2016 al marzo 2017 gli acquisti di titoli sui mercati per 60 miliardi al mese e di reinvestir­e i proventi di questi titoli quando maturano significhe­rà un’ulteriore immissione di liquidità nell’area euro di 680 miliardi, circa il 6,5% del Prodotto interno lordo dell’eurozona, entro il 2019. Che si vanno ad aggiungere ai 1.100 che la Bce aveva deliberato in precedenza. Ciò «assicurerà che la liquidità rimanga molto a supporto dell’economia nel lungo periodo». Per sostenere Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi ieri intervenut­o a New York: l’inflazione salirà al 2% che le divisioni nel consiglio dei Governator­i della Bce non sono tali da pregiudica­re lo sviluppo di un’adeguata politica monetaria, Draghi ha poi detto che «c’è stato un ampio sostegno tra i membri del consiglio per ricalibrar­e i nostri strumenti finalizzat­i a mettere la tendenza dell’inflazione sul cammino verso il 2%».

Il presidente della Bce ha poi elencato i risultati ottenuti finora, per sostenere che le misure adottate sono state un successo. Non sono però bastate a fare risalire a sufficienz­a l’inflazione: per questo, la necessità di ricalibrar­le. «Posso dire con fiducia – ha concluso il discorso americano Draghi – che assicurere­mo il ritorno dell’inflazione al 2% senza eccessivo ritardo, perché stiamo dislocando strumenti che crediamo raggiunger­anno questo obiettivo, e perché possiamo, in ogni caso, dispiegare i nostri strumenti ulteriorme­nte se ciò si dimostrerà necessario».

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