Corriere della Sera

Sì ai profumi che hanno un nome e una storia

- Di Giancarla Ghisi

Suggerire, per dodici mesi, proposte di bellezza per poi sentire, in questo periodo, le solite domande: «Cosa regalo a mio marito, a mia mamma?», «Non hai qualcosa di poco caro da riciclare per la zia?». Per una volta mi metto nella parte di chi deve ricevere il pensiero natalizio: pacchetto elegante con tanto di fiocco ma, quando viene aperto, che delusione! Poche indicazion­i per regali su misura. La mamma, almeno la mia, non ha mai la crema che va bene: troppo grassa, troppo leggera, poco profumata. L’antietà globale può essere una soluzione: perfetto per gli over 40. Per l’amica che ama le novità: un beauty robot, così non mi chiederà più «Cosa usi per avere una pelle senza rughe?». Alla collega che ammira il mio make-up perfetto: trousse con specchio e pennelli profession­ali da portare in borsa, così dovrà imparare a districars­i tra ombretti e rossetti. Per le figlie delle amiche polveri dorate per illuminare: su incarnati giovani sono perfette. Non sottovalut­iamo la vecchia zia, evitiamo di rifilarle un profumo senza nome né storia: molto meglio una fragranza di nicchia, di quelle numerate e preziose, oppure un profumo-olio, che le permetta di crearsi un bouquet su misura. Dimenticav­o di mettervi sulla buona strada: cosa mi piacerebbe ricevere? Una crema, un profumo e già che ci siamo pure un prodotto make-up.

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