Consob, arrivano Di Noia e Berruti
Il governo sceglie i due commissari mancanti per l’Authority
Il governo nomina i due commissari mancanti e reintegra il collegio di Consob. La scelta dell’esecutivo è caduta su Giuseppe Maria Berruti e Carmine Di Noia. La procedura di nomina era un passaggio politico, atteso da mesi, e sana il lungo ritardo che ha lasciato vacanti due dei cinque seggi al vertice della Commissione che vigila sui mercati. Nel marzo scorso Palazzo Chigi aveva adottato una procedura via web per selezionare i profili più adeguati ad affiancare il presidente Giuseppe Vegas e i commissari Anna Maria Genovese e Paolo Troiano. Una ricerca, comunque, subordinata alla discrezionalità politica. Tant’è che sono trascorsi quasi nove mesi per planare sui due nomi, proposti ieri in Consiglio dei ministri. Per Di Noia, 49 anni, si tratta di un ritorno: ha lavorato in Consob per sei anni. All’epoca della presidenza di Luigi Spaventa era responsabile dell’Ufficio informazione mercati. Nel 2002 è passato in Assonime, dove è diventato vicedirettore generale. Berruti, 70 anni, proviene dalla magistratura. Presidente in Cassazione ne guida l’Ufficio del Massimario. Inoltre ha fatto parte del Csm. Nel 2014 la nomina del governo a presidente della Commissione incaricata di riscrivere il codice civile. Berruti è fratello dell’ex deputato Pdl, Massimo Maria.