Corriere della Sera

«Un futuro di nuovi talenti e voglio le famiglie in platea»

Il sovrintend­ente Pereira: punto sull’Accademia e i progetti sociali

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con il Cda possiamo discutere non del programma del 2016, che è chiuso, ma di quelli successivi. Altrimenti si ingenera insicurezz­a all’esterno. Inoltre, c’è ancora un po’ di paura a cantare alla Scala, per questo alcuni rinunciano e li vediamo esibirsi altrove».

Lei ci mette sempre la faccia quando non si presenta una cantante (come la Bartoli) o quando aspetta i lavoratori non Cgil per montare il palco e nessuno si presenta; ma alcuni la giudicano un gentlemen un po’ ingenuo e refrattari­o alle procedure.

«Se uno segue tutte le regole, in questo teatro può solo stare seduto sulla sedia. Io sono uomo di senso comune e sono qui per lavorare con fiducia. Vorrei discutere anche della pianta organica per poter rinnovare il teatro»

Parliamo del futuro: l’Accademia della Scala…

«Abbiamo raddoppiat­o da 10 a 21 il numero degli studenti Sulla scia del tormentone estivo «Roma-Bangkok» (al fianco di Baby K), Giusy Ferreri (foto), torna con una collezione di quei successi che l’hanno resa la Amy Winehouse italiana. «Ripercorro ogni tappa della mia carriera attraverso le mie diverse sfumature musicali» racconta, presentand­o «Hits», uscito ieri: 17 successi e tre inediti. Un tassello che si aggiunge alla storia del pop al femminile. «Sono cresciuta grazie alla forza delle canzoni di Mia Martini, Patty Pravo, Elisa: ora mi piacerebbe completarm­i avvicinand­omi al mondo della lirica», Sorriso Il sovrintend­ente del Teatro alla Scala di Milano Alexander Pereira (68 anni)

Muti Bisogna essere giusti e rispettare la nostra storia: per questo penso al ritorno di Muti

di canto e ogni anno faremo con loro una nuova produzione, non una ripresa dal magazzino. Nel 2016 sarà il Flauto Magico di Adam Fischer e Peter Stein, che ha già iniziato a lavorare e continuerà sino al 2 settembre. Faremo dirigere l’orchestra dell’Accademia da grandi direttori, come Mariotti ed Eschenbach. Infine, ci sarà osmosi tra l’orchestra dell’Accademia, che ha 75 musicisti (scelti tra 500 domande) e quella della Scala. Le prime parti dell’orchestra insegneran­no ai giovani e 20 di loro suoneranno con l’orchestra».

Dal 2011 al 31 agosto 2014 è stato Sovrintend­ente del Festival di Salisburgo. Dal 1° settembre 2014 è Sovrintend­ente e Direttore Artistico della Scala di Milano

«Gli spazi Ansaldo sarebbero da adeguare e quelli di Pero generano problemi negli spostament­i. Quindi vorremmo realizzare nell’ex area Expo i nuovi magazzini per stipare le scene entro container che vengono stoccati: secondo uno studio del Politecnic­o dopo sette anni si recupera l’investimen­to e si risparmia 850 mila euro all’anno. In futuro, con il comune si potrebbe valutare la vendita degli spazi Ansaldo e trasferire anche l’Accademia: ci sono 65mila metri quadrati. Intanto, intendiamo coordinarc­i con la Pinacoteca di Brera, che pure potrebbe avere qui i suoi magazzini, per renderli visitabili insieme e organizzar­e esposizion­i».

A proposito di esposizion­i, nel 2016 ne sono previste due alla Scala: quella su Ronconi e quella per i 75 anni di Muti. Muti tornerà?

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