La fede integrale dell’eroina Entusiasmi e dubbi in platea
«Esalta i nostri valori». «No, quel fanatismo appartiene al passato»
Maroni
Passera d’Arco ed è una coincidenza astrale che oggi, alla Scala vada in scena proprio l’opera di Verdi nel giorno della vittoria di Le Pen». Anche per Daniela Santanché l’opera sollecita «qualche paragone tra Giovanna e Marine, perché entrambe mettono al centro il proprio popolo». Gianni Letta più in generale plaude alla difesa « dei nostri valori, che vanno riaffermati e sono stati ribaditi da Renzi con la sua presenza».
Tutti d’accordo con croce e statuetta mariana come simboli di risveglio? Contrarissimo Corrado Passera: «Sarebbe un guaio cogliere questi aspetti di integralismo cattolico e proiettarli all’oggi. Lì erano i tempi della Guerra dei cent’anni», ovvero dei francesi contro gli inglesi e non i musulmani.
Il governo, con i ministri Paolo Gentiloni, Dario Franceschini e Graziano Delrio rifugge questa interpretazione. Mentre il premier Renzi, sceso con la moglie nell’intervallo in camerino per complimentarsi con il maestro Chailly, ha parlato di «straordinaria esecuzione». Alcuni hanno sollevalogici to perplessità sul cerimoniale: l’inno di Mameli non sarebbe da eseguire solo in occasione della presenza del capo dello Stato?
Nel foyer, altri preferiscono sottolineare gli aspetti psico- della messa in scena, non immediati da cogliere in un’opera che nessuno (o quasi) aveva mai visto. « È una donna che ha vissuto la sua vita e quando gli è stato chiesto di cedere a un compromesso non ha ceduto. Ha dimostrato coraggio ed è fonte di ispirazione per tutte», sottolinea la rocker Patti Smith . Una riflessione non lontana da quella di Carla Fracci: «Io la vedo come una donna che ha difeso le donne, che hanno sempre paure contro le quali combattere».
In scena c’è una vera combattente come Marine Le Pen: una coincidenza astrale
Non hanno convinto tutti l’ambientazione ottocentesca e la statua della Madonna
E’ sbagliato proiettare all’oggi certi aspetti religiosi: lasciamoli alla Guerra dei cent’anni
Dissensi sui registi