Il 10 il «battesimo» con De Gregori e Valentina Vezzali
«Viva l’Italia», anche (anzi, soprattutto) quella della Bellezza: così giovedì 10 dicembre, a tenere a battesimo il progetto «Il Bello dell’Italia» sarà un ospite d’eccezione, Francesco De Gregori. Il cantautore, che ha appena pubblicato un disco, dal titolo De Gregori canta Bob Dylan - Amore e Furto, sarà il cuore dell’evento al Teatro Dal Verme in una conversazione con Pierluigi Battista e Pasquale Elia. Evento a ingresso libero fino a esaurimento posti (altri dettagli sul canale di Corriere.it dedicato al progetto, all’indirizzo www.corriere.it/bello-italia). Ma non ci sarà solo il «Principe», come Dalla un giorno definì l’amico e collega. La serata sarà aperta da una performance speciale: sul palco, il pianista Ezio Bosso, classe 1971, che sarebbe riduttivo definire solo «musicista». Bosso, infatti, nel 2011 ha subito un intervento al cervello che (secondo la sua testimonianza) lo ha portato a fronteggiare una vera e propria «storia di buio» e di immobilità, aggravata da una sindrome autoimmune. È stato grazie alla musica che Bosso è riuscito a superare questi momenti e a riconquistare la piena luce del giorno, come vedremo nella performance al Dal Verme. Si passerà poi alla parte sportiva, con la presenza di Valentina Vezzali, prima schermitrice di fioretto al mondo ad aver portato a casa tre medaglie d’oro olimpiche individuali in tre consecutive edizioni, più altri tre ori olimpici nelle gare a squadre. Vezzali, intervistata da Gaia Piccardi, introdurrà un altro aspetto fondamentale dell’inchiesta Il Bello dell’Italia: il valore del gesto, inteso come elemento che crea, il gesto produttore di senso. Il gran finale con De Gregori e con un reading dell’attrice Sabina Impacciatore, accompagnato dal pianoforte di Giulia Mazzoni. L’evento sarà l’occasione per raccontare l’intero progetto, realizzato in collaborazione con Fondazione Italia Patria della Bellezza e presentare nel dettaglio l’ampio rapporto «Economia della bellezza» qui anticipato, curato dalla società Prometeia per la Fondazione guidata da Maurizio di Robilant.