Corriere della Sera

Generali al sondaggio «globale» Indagine sulla soddisfazi­one fra 71 mila dipendenti. Monica Possa: è il primo passo

- Sergio Bocconi www.corriere.it/ economia/ lavoro/

È uno dei punti chiave che ha caratteriz­zato il nuovo piano strategico di Generali presentato da Mario Greco nell’investor day in maggio: l’engagement, cioè il coinvolgim­ento nel lavoro e negli obiettivi dei dipendenti del gruppo.

Sotto il profilo operativo ciò ha significat­o compiere un primo passo che, per quanto riguarda il Leone, rappresent­a anche una “prima volta”: realizzare un’indagine di soddisfazi­one worldwide, il Global engagement survey. Il sondaggio ha richiesto tre settimane e, come si conviene a una multinazio­nale, presenta numeri che fanno un po’ impression­e: ha riguardato 71 mila dipendenti in 42 paesi, con questionar­i in 29 lingue articolati in 80 domande. Tutto ovviamente all’insegna dell’anonimato delle risposte e realizzato da Towers Watson, società specializz­ata leader mondiale del settore.

L’elaborazio­ne ha richiesto tempo e i risultati sono ora a disposizio­ne, in particolar­e, di Monica Alessandra Possa, direttore risorse umane e organizzaz­ione del gruppo, che ne ha avviato subito la condivisio­ne, Ci sono ancora 100 posizioni aperte in Accenture. La multinazio­nale della consulenza, leader nei servizi profession­ali, finora, nel 2015, ha già assunto 1.700 persone. Entro la fine dell’anno, però, cerca ancora cento addetti da inserire nelle sue strutture. I profili richiesti riguardano sia neolaureat­i che profession­isti esperti, ma il 70% delle nuove assunzioni è riservato a giovani under 30. La caccia riguarda sia laureati triennali che specialist­ici in ingegneria, informatic­a, economia, statistica, matematica e fisica. Le aree di Generali Monica Alessandra Possa, direttore risorse umane e organizzaz­ione del gruppo

anch’essa globale ma anche con un’attenzione particolar­e agli aspetti nazionali. Sono quindi partiti oltre mille workshop per l’analisi dei dati e le riflession­i sugli interventi da effettuare.

«La survey rappresent­a il punto di partenza di un processo di confronto partecipat­ivo con i dipendenti che consenta di individuar­e le azioni di migliorame­nto » , dice Monica Possa, «fondamenta­le è che chi lavora nel gruppo contribuis­ca inseriment­o sono tre: Accenture Digital, per junior ed esperti competenti in sviluppo, web design e marketing; Technology, per specialist­i in Java, Sap, Security e Networking; Consulting, per consulenti nei settori di beni e servizi di consumo, retail, telecomuni­cazioni, media & entertainm­ent, banche e assicurazi­oni. C’è poi un interesse forte per le donne, con l’obiettivo di arrivare a un tasso di assunzioni femminili del 35-40% sul totale. Accenture, poi, collabora con molte università e per il Master Cesma di Tor Vergata a Roma, che forma così a “costruirlo”, a farne un’azienda “propria”, consapevol­e di poter esprimere la propria opinione in assoluta libertà confidando che sia ascoltata e valorizzat­a». Perciò la survey è secondo la top manager una sorta di «punto di non ritorno», un «processo creativo» destinato a essere riproposto periodicam­ente: «Nel 2017 lo rifaremo e verificher­emo se e come è cresciuto l’engagement».

Il primo risultato della survey è proprio il livello di partecipaz­ione: ha risposto l’85% dei 71 mila dipendenti coinvolti. Secondo Tower Watson è il 5% in più rispetto alla media del settore europeo dei financial services. Dato che merita attenzione anche perché si tratta della “prima indagine” per il Leone. E alto è il grado di coinvolgim­ento, l’engagement: il legame è forte per l’82% dei dipendenti. In particolar­e l’85% è “orgoglioso” di lavorare in Generali, l’82% raccomande­rebbe il gruppo come buon posto dove lavorare, l’86% crede negli scopi e obiettivi della compagnia, il 79% (il 7% in più rispetto alla media) è confidente sulle strategie e visione del futuro del gruppo del top management. Ma quanto è “sostenibil­e” tale coinvolgim­ento? La risposta è rintraccia­bile in alcuni elementi chiave: il 91% dei dipendenti pensa di lavorare in un buon clima aziendale e il 78% ritiene il suo team in grado di affrontare le sfide in modo efficace. Scendendo nello specifico delle risposte sono state individuat­e aree di forza e opportunit­à di migliorame­nto. Com’era prevedibil­e sono più contenute le percentual­i relative alla parte compensi: li ritiene in linea con la concorrenz­a il 50%, anche se il 70% pensa che i benefit siano allineati ai bisogni.

«Sulla base delle risposte», dice Monica Possa «abbiamo identifica­to una serie di priorità. Come sviluppare maggiormen­te una cultura del merito basata su valutazion­i considerat­e trasparent­i ed eque. O rafforzare il coinvolgim­ento nelle decisioni con maggiori feedback da parte dei manager. E ancora rendere i processi decisional­i più semplici e rapidi». Gli incarichi Nuove nomine sul canale Economia del «Corriere» all’indirizzo

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy