Corriere della Sera

Sos Inghilterr­a rischiano in tre E l’Italia spera

- Alessandro Pasini

Se davvero il football dei maestri sta cambiando, come pare raccontarc­i la bizzarra Premier League guidata dal Leicester di Ranieri, lo capiremo in questi due giorni. Sono infatti tre le inglesi che rischiano di uscire dalla Champions: l’evento lascerebbe agli ottavi il solo Manchester City, già qualificat­o con la Juve, e diventereb­be storia, perché mai è accaduto nelle ultime 10 edizioni. Quando è andata male, sono avanzate infatti almeno in due: Arsenal e Chelsea nel 2011/12 e Arsenal e Man United nel 2012/13. Poi sempre almeno 3 promosse (5 volte) o 4 (3 volte). Segni di un antico potere che forse non c’è più.

Di tutte, quella che rischia di più è l’Arsenal ed è un doppio paradosso. Anzitutto perché è l’unica che, pur non vincendo mai la coppa, nelle ultime 10 edizioni ha sempre scavallato la fase a gironi. E poi perché, a proposito di Premier bizzarra, finalmente sembra avere le credenzial­i per riconquist­are un titolo che non vince dal 2004. Eppure domani ad Atene sarà un dentro-o-fuori durissimo: terzi nel girone del Bayern già qualificat­o, i Gunners con l’Olympiacos, 2° con 3 punti in più, devono vincere con 2 gol di scarto oppure con uno purché sia dal 3-2 in su.

Un po’ meglio stanno ManU e Chelsea. Ai Red Devils, secondi a un punto dal Wolfsburg e un punto sopra il Psv, una vittoria in Germania da- rebbe il primato ma potrebbe bastare anche un pari o persino un k.o. se il Psv non batte il Cska, già out, in casa. Si può fare? Forse sì. Peccato che Van Gaal vada a Wolfsburg con 7 assenze pesanti, prima fra tutte quella di Wayne Rooney.

Quanto al Chelsea, la situazione è ribaltata rispetto all’Arsenal. Appena al 14° posto in Premier, i Blues, primi a pari punti col Porto e con 2 sulla Dinamo Kiev ( che ospita il Maccabi a 0), possono farcela anche con un pareggino in casa coi portoghesi, che li garantireb­be anche nel caso di un arrivo in tre alla pari. Così il Chelsea passerebbe solo da secondo, ma almeno darebbe un senso a una stagione messa malissimo. Mourinho ovviamente ci crede e per una volta ha come imprevisto alleato un ex avversario nobile: «Licenziare José sarebbe stupido — ha detto sir Alex Ferguson —. Per la prima volta in vita sua deve confrontar­si con l’insuccesso e le avversità, ma vedrete che ne uscirà alla grande».

I club italiani dovrebbero invece sperare il contrario, per Mou e anche per gli altri due. Il ranking Uefa dice infatti che, grazie alla Juventus e ai migliorame­nti in Europa League, ci stiamo avvicinand­o sempre di più all’Inghilterr­a e che in questa stagione addirittur­a le siamo davanti. Romanticam­ente, una Champions quasi senza inglesi non ci parrebbe più calcio. Ma, guardando al portafogli­o, per le nostre squadre sarebbe un grande affare. Anzi, un grande business.

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(Ap, Getty, Epa) In bilico Dall’alto, Louis Van Gaal, José Mourinho e Arsene Wenger
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