Le tre regole per i rimborsi
Banche Fondo di 100 milioni. Meno soldi a chi ha incassato più cedole. Inchiesta verso il reato di truffa Polemiche su Boschi, tutto il Pd la difende. Il ministro: ricostruzioni fantasiose
Un fondo di 100 milioni per rimborsare i risparmiatori coinvolti nel fallimento di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e Carife: lo prevede un emendamento alla legge di Stabilità presentato dal governo. Tre i criteri per il rimborso: i più deboli dal punto di vista socio-economico avranno la precedenza; l’indennizzo sarà più alto per chi ha sottoscritto obbligazioni o strumenti finanziari con rendimenti medio-bassi; ristoro minore per chi ha incassato più cedole.
Un fondo di 100 milioni di euro per rimborsare i risparmiatori coinvolti nel fallimento di Banca Etruria, Banca Marche, Cari Chieti e Carife. I soldi arriveranno dal Fondo Interbancario per la tutela dei depositi. Lo prevede un emendamento alla legge di Stabilità presentato ieri dal governo che dovrebbe essere votato oggi. Il provvedimento fissa anche la platea dei risparmiatori che potranno chiedere i rimborsi: solo persone fisiche, imprenditori individuali e imprenditori agricoli. Escluse, dunque, aziende e società. L’obiettivo è «di salvaguardare i cittadini che hanno investito in modo inconsapevole», ha detto il ministro delle
Infrastrutture Graziano Delrio. Il governo ha presentato anche altre modifiche: una dotazione di 2,5 miliardi al fondo di risoluzione unico per salvataggi futuri; i criteri contabili per scrivere le diverse poste dopo le separazioni tra new bank e bad bank; il trattamento fiscale dei contributi volontari dei consorzi di salvataggio. Un successivo decreto fisserà le condizioni per i rimborsi: si terrà conto della vulnerabilità socioeconomica, dei rendimenti ottenuti nel tempo e del tasso dei prodotti sottoscritti.