Marine Le Pen perde la sua sfida
Sette regioni ai repubblicani e sei ai socialisti. La leader: «Intimidazioni contro di noi»
HÉNIN-BEAUMONT Il Front National non conquista neppure una regione, dopo avere terminato il primo turno davanti in sei regioni su 13. Gli appelli alla mobilitazione sono riusciti, l’astensione è calata di quasi 10 punti rispetto al primo turno, e il partito socialista al potere finisce per conservare sei regioni (in Corsica in realtà hanno vinto i nazionalisti di una lista locale, che però dovrebbero governare con la sinistra). Per la prima volta dopo municipali, europee e dipartimentali, il PS non subisce una disfatta nelle elezioni locali. Ma perde l’importante Île-de-France, la regione di Parigi, conquistata dall’ex ministra sarkozysta Valérie Pécresse.
La sinistra conserva senza sorprese la Bretagna grazie a Jean-Yves Le Drian, molto apprezzato ministro della Difesa che ha goduto anche di una grande esposizione mediatica dopo l’ intensificazione delle operazioni militari francesi, dal Mali alla Siria. L’ex viceministra Carole Delga vince in Midi-Pyrénees-Languedoc-Roussillon davanti al candidato del Front National Louis Aliot, compagno di Marine Le Pen. La sinistra conserva anche il suo bastione atlantico, l’Aquitaine-- Limousin-Poitou-Charentes, e a sorpresa si impone in Bourgogne-Franche-Comté. Anche il Centre-Val de Loire è andato al candidato socialista: in queste regioni la sinistra è riuscita a vincere anche grazie alle alleanze con gli ecologisti e il Front de Gauche.
La destra conquista sette Regioni e quindi può pretendere di avere vinto le elezioni regionali, ma politicamente la sua posizione non è facile: era chiamata a un successo più chiaro, e soprattutto il suo ruolo di principale forza di opposizione è ormai sempre più contestato dal Front National. La linea molto spostata a destra di Nicolas Sarkozy, che era tornato in politica autoproclamandosi il migliore antidoto alla famiglia Le Pen, è di nuovo contestata all’interno del suo stesso partito.
Comunque, ai Républicains vanno le Regioni simbolicamente più importanti: oltre all’Île-de-France, il Nord-Pas de Calais-Picardie che avrebbe dovuto dare sostegno e credibilità al progetto presidenziale di Marine Le Pen, e che invece sarà presieduto da Xavier Bertrand; e la Provence- Alpes- Côte d’Azur, dove la desistenza del candidato socialista ha permesso la vittoria del sindaco di Nizza Christian Estrosi contro Marion-Maréchal Le Pen che pure aveva stravinto il primo turno. Il partito di Sarkozy ha vinto anche nell’Est con Philippe Richert, che è riuscito a sconfiggere il numero 2 del Front National Florian Philippot nonostante il caso Masseret: il candidato socialista si era ribellato ai vertici del partito che lo invitavano a ritirarsi rispettando il «fronte repubblicano», e si è presentato al secondo turno privando il candidato della destra di voti importanti. Ma Richert ha vinto lo stesso. I Républicains si impongono poi in Auvergne-Rhône-Alpes, Normandie e Pays de la Loire.