Corriere della Sera

La Juve vince ancora e l’Inter sorride Il Milan torna in crisi

Al buio I rossoneri, in dieci, non vanno oltre il pari col Verona ultimo in classifica Mihajlovic scarica tutte le colpe sull’arbitro, i tifosi fischiano squadra e Galliani

- Arianna Ravelli

MILANO Sinisa Mihajlovic se la prende con gli arbitri (non solo Valeri, che ieri non ha azzeccato nulla, ma anche quelli delle giornate precedenti), Adriano Galliani, che condivide il giudizio sul fischietto, più prudenteme­nte preferisce non commentare. Gli alibi fanno comodo a tutti, in particolar­e se in estate sono stati spesi 86 milioni, ma l’ad è il primo a sapere che difficilme­nte Silvio Berlusconi si accontente­rà di questa spiegazion­e per un pari casalingo contro l’ultima in classifica che segue il pari con la penultima (il Carpi, perforato 3 volte dall’Empoli in 16’) che segue la vittoria stentata ai supplement­ari con il Crotone. Il tutto per un complessiv­o 7° posto, a -11 dall’Inter.

E ancora più difficilme­nte chiederà il permesso all’allenatore per commentare gli stenti del gioco rossonero che come schema principale prevede «passare la palla a Bonaventur­a e poi qualcosa succederà» e le ripetute paure e amnesie di un gruppo che non riesce a manper tenere il vantaggio di Bacca (ritorno al gol dopo un mese in avvio di ripresa) per più di 4’ perché nella fattispeci­e De Jong abbatte Greco in area, rimediando rigore (a segno l’eterno Toni) ed espulsione inevitabil­i. In aggiunta l’allenatore ieri — dopo la frase anomala sul permesso chiesto dal presidente

parlare di questioni tecniche — è stato avvisato dall’ad di «doversi adattare al Milan» e dovrà vincere giovedì in casa della Samp per passare il turno di Coppa Italia e regalarsi un sereno Natale. Per ora la serenità non abita sul pianeta Milan.

Non c’è bisogno di fare deduzioni, invece, per sapere come la pensino i tifosi, che hanno sommerso di fischi la squadra all’uscita dal campo, alcuni giocatori al momento della sostituzio­ne (un Montolivo veramente negativo) e che hanno contestato come sempre Galliani. Da twitter si è aggiunto anche l’alleato politico di Berlusconi, Matteo Salvini: «Milan vergognoso. Troppi giocatori indegni della maglia, e un Galliani da salutare!». Questo per dire del clima. Il Mihajlovic furioso se la prende con Valeri per tre episodi: due fuorigioco inesistent­i segnalati sullo 0-0 a Bacca (nel secondo caso non si può parlare di gol annullato perché l’arbitro ferma il gioco molto prima del tiro di Niang), nel primo invece il fischio arriva

dopo e Luiz Adriano segna un gol buono. Poi, nel finale, quando il Milan in dieci va all’arrembaggi­o il serbo lamenta un rigore su Bonaventur­a per spinta di Marquez: la caduta è accentuata, ma il fallo c’è. Così come si poteva fischiare nel primo tempo un abbraccio di Alex a Toni. Per dire che è sbagliato ridurre tutto all’arbitro.

Anche perché il Milan, come con il Carpi, ha regalato i primi 18’ al Verona, sbagliando un’altra volta l’approccio alla gara (e se una settimana fa Sinisa ha detto che è stata colpa sua...). Poi la squadra cresce, o meglio, cresce Bonaventur­a, che al 18’ serve Niang ma il francese sfiora il palo, e poi tira addosso a Gollini dopo uno scambio al bacio con Bacca. Le cose da rivedere, però, sono molte: Niang esterno ha convinto poco, l’intesa Bacca-Luiz Adriano ha perso smalto, il gioco è lento e il Milan si accende a sprazzi. Ma s’infiamma nelle polemiche.

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 ??  ?? Il vecchio e il bambino Luca Toni, 38 anni, contende il pallone ad Alessio Romagnoli, 20. L’attaccante gialloblù è riuscito a segnare ieri a San Siro realizzand­o il rigore dell’1-1
Il vecchio e il bambino Luca Toni, 38 anni, contende il pallone ad Alessio Romagnoli, 20. L’attaccante gialloblù è riuscito a segnare ieri a San Siro realizzand­o il rigore dell’1-1
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