Il centro studi Inps e la dedica a Valeria Solesin
Un centro studi che si configuri come eccellenza del nuovo corso Inps. L’aspirazione è replicare il modello Bankitalia e le competenze che a Palazzo Koch corredano relazioni, analisi e report del governatore. All’Inps contano di poter disporre delle prime evidenze del rinnovato impegno dell’ufficio studi già dai primi mesi del 2016. Lo stesso presidente Tito Boeri all’inizio del mandato non ha fatto mistero della necessità di ripensare e rafforzare l’attuale ufficio studi dell’Istituto. Il progetto prevede di dotare nel tempo la struttura di qualche nuova risorsa, pescando, se utile, anche nella divisione interna all’Inps che cura il coordinamento statistico attuariale. L’obiettivo è costituire un team di una dozzina di persone tra economisti, statistici e ricercatori in grado di supportare le analisi e i report sul mercato del lavoro e del welfare, quanto i documenti come la relazione annuale del presidente. A fare ingresso nel nuovo centro studi Inps potrebbe essere in futuro anche qualcuno degli assegnatari delle cinque borse di studio annue previste dal programma di ricerca VisitInps Scholar. Il progetto si sviluppa lungo due direttrici: fellowship annuali per ricercatori interessati a lavorare su tematiche lavoristiche e previdenziali e, poi, percorsi di studio più brevi per accademici senior. L’Istituto ha appena assegnato la prima borsa di studio decidendo, tra l’altro, di intestarla a Valeria Solesin, la giovane ricercatrice veneziana rimasta uccisa durante gli attentati di Parigi lo scorso 13 novembre.