Corriere della Sera

Sala pronto al primo duello pubblico «Io sono di sinistra e non da ora»

L’8 gennaio confronto con Majorino. Balzani: contro Mr Expo un solo candidato

- Maurizio Giannattas­io © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MILANO È in corsa. Talmente in corsa che ha già annunciato un confronto pubblico l’8 gennaio. Giuseppe Sala, commissari­o straordina­rio di Expo, rompe gli indugi e rivendica con forza la sua storia politica: «Appartengo alla sinistra». Il 21 dicembre presenterà il pre bilancio consuntivo di Expo e ogni giorno sarà buono per ufficializ­zare la sua candidatur­a. Ieri sera ha incontrato una pattuglia di 6 assessori di Pisapia a cui avrebbe assicurato che non ci sarà nessun allargamen­to della coalizione a Ncd. Settimana decisiva anche per il vicesindac­o Francesca Balzani, sostenuta dal sindaco Giuliano Pisapia. Domani incontrerà l’altro candidato, Pierfrance­sco Majorino. Si cerca un accordo per evitare che la sfida interna tra due persone affini politicame­nte favorisca Sala. Anche se i messaggi di Sel e dei Comitati per Milano indicano un evidente cambio di rotta in direzione Balzani. «Sarebbe un peccato se non riuscissim­o a fare squadra» dice il vicesindac­o. Infine Pisapia, che attacca senza mezzi termini il ministro Maurizio Martina, che sulle pagine del Corriere della Sera aveva lanciato il suo endorsemen­t per Sala: «Mi ha colpito che ministri della Repubblica, non milanesi, abbiano preso posizione, mentre l’accordo era che ognuno contasse sulle proprie forze e sulla capacità di consenso». Aggiunta: «E non è solo Martina».

Chiamiamol­o il miracolo di Santa Lucia. All’appuntamen­to dell’Istituto dei ciechi di Milano c’erano quasi tutti gli attori del futuro prossimo della città per il centrosini­stra. Strette di mano tra Sala e la Balzani. Saluti calorosi tra Sala e Majorino. Scambio di baci tra Majorino e la Balzani. Non poteva mancare Pisapia. Il primo ad arrivare è mr Expo. Ha voglia di parlare. E di far capire che lui c’è. Tanto che raccoglie la sfida lanciata da Majorino di un confronto pubblico tra candidati. «Ci siamo sentiti. L’abbiamo fissato per l’8 gennaio». A dire due cose. Lui ci sarà, e maliziosam­ente si augura che ci sia anche Majorino nonostante le pressioni a ritirarsi di

chi l’aveva sostenuto fino a ieri. Ritiene anche che Pisapia da arbitro non diventerà giocatore. Dice anche un’altra cosa. Che il 21 presenterà alla società il pre consuntivo del bilancio. E i conti, nonostante i gufi, sono a posto: «Sarà il terzo passaggio di verità e per la

terza volta cercherò di convincere gli scettici. Il primo maggio dicevano: non aprirete. Poi, non raggiunger­ete mai i 20 milioni di visitatori, infine che c’è un buco di bilancio. I numeri li ho gia visti e posso garantire che sono molto buoni e non c’è nessun buco di bilancio». Infine si toglie qualche sassolino dalle scarpe. «Io cerco di essere molto collaborat­ivo. C’è solo una cosa che mi dà fastidio: mettere in discussion­e che appartenga al centrosini­stra. Sia nelle scorse Comunali sia in quelle Regionali la sinistra ha bussato alla mia porta per valutare una eventuale candidatur­a». Conclusion­e: «Non posso essere di sinistra quando fa comodo e non esserlo più quando sono un peso».

Tocca alla Balzani. «Questa è una settimana decisiva. Tutti quelli che conoscono le nostre proposte ci chiedono di incontrarc­i e di avere un approccio costruttiv­o. Con Majorino abbiamo sempre lavorato bene e sono molto fiduciosa di trovare una soluzione che ci tenga insieme». Messaggio chiaro: «Sarebbe un peccato se non riuscissim­o a trovare un modo per fare veramente squadra in un momento così importante». L’incontro è previsto per martedì. Se non si troverà l’accordo conteranno i numeri, i rapporti di forza e le prospettiv­e politiche. Mai come in questo caso, tertium non datur.

Pisapia Mi ha colpito che ministri della Repubblica, non milanesi, abbiano preso posizione, mentre l’accordo era che ognuno contasse sulle proprie forze

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(Fotogramma) A Milano Francesca Balzani e Giuseppe Sala ieri a una cerimonia all’Istituto dei ciechi

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