L’ipotesi Le Pen
Caro Romano, il Corriere (8 dicembre) riporta un’intervista a Enrico Letta che sostiene che solo attraverso un governo di Le Pen in Francia la rabbia sbollirà. Questa sua affermazione a me ha ricordato ciò che disse Vittorio Emanuele III, mentre assisteva la parata fascista rassicurando il generale Diaz (mi pare): «Tanto dopo sei mesi li rimandiamo a casa». Sappiamo come andò a finire. Non le sembra un azzardo quindi la convinzione dell’ex premier? Possibile che la storia non ha insegnato nulla?
Salvatore Pignatelli
Non sono certo che Vittorio Emanuele si sia espresso in quei termini. Ma quella fu certamente la convinzione, per un certo periodo, di Giovanni Giolitti. Quanto agli insegnamenti della storia credo che ogni evento abbia la propria specificità e che il tentativo di trarre dal passato un manuale di istruzioni per il futuro sia spesso causa di nuovi errori.
ANALOGIE
Italia e Germania La Germania parteciperà alla missione militare contro gli jihadisti dell’Isis in sostegno della Francia, offrendo supporto logistico. A differenza di Gran Bretagna, Francia e Usa, la Germania non effettuerà operazioni di bombardamento dei territori. Così ha deciso il Parlamento tedesco a larga maggioranza. La posizione tedesca è molto simile a quella italiana, che partecipa alle coalizioni internazionali con attività di addestramento, ricognizione, fornitura di armamenti, individuazione di obbiettivi, ma non impegnata direttamente in azioni Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 lettere@corriere.it www.corriere.it sromano@rcs.it Grattacieli e necropoli sumere: la rinascita dell’Iraq sciita spiegata da Marco Nese Come ogni mattina, il meglio di siti e giornali italiani e internazionali