Corriere della Sera

Renzi sulle banche: chi ha truffato pagherà Il centrodest­ra vuole sfiduciare il governo

Il centrodest­ra attacca ma la scelta divide gli azzurri. E sui tempi della discussion­e tensione con il Carroccio Da M5S sfiducia al titolare delle Riforme anche al Senato. L’idea di Berlusconi: patto con loro sul voto in Aula

- Alessandro Trocino

Il premier Renzi parla delle banche senza mezzi termini: «Chi ha truffato pagherà». Il centrodest­ra annuncia intanto una mozione di sfiducia nei confronti del governo. Non è più solo il ministro Maria Elena Boschi nel mirino delle opposizion­i, per il caso di Banca Etruria, ma l’intero esecutivo. La battaglia parlamenta­re registra però un primo incidente, con il Senato che respinge la richiesta di mettere subito in calendario la richiesta di sfiducia contro il ministro.

Una mozione di sfiducia del centrodest­ra contro il governo. Non è più solo il ministro Maria Elena Boschi a essere nel mirino delle opposizion­i, per il caso della banca Etruria, ma tutto l’esecutivo. La battaglia parlamenta­re ha però un primo incidente, con il Senato che respinge la richiesta di mettere subito in calendario la richiesta di mozione di sfiducia contro il ministro. E con Forza Italia inquieta e divisa sulla mozione. Mentre si combatte anche una battaglia a colpi di prassi e cavilli.

Ieri il ministro Boschi ha partecipat­o alla presentazi­one del libro di Massimo Franco Imperi Paralleli. Vaticano e Stati Uniti: due secoli di alleanza e conflitto, edito dal Corriere della Sera. Al dibattito ha partecipat­o anche il segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino. Che, a margine, ha dato il suo sostegno alla Boschi,

invitandol­a ad andare avanti e facendo capire che nei suoi confronti ci sarebbe un certo accaniment­o.

Contro il ministro (su twitter impazza l’hashtag #IoSeFossiB­oschi) è stata presentata una prima mozione dei 5 Stelle alla Camera, che deve ancora essere calendariz­zata. Un’analoga mozione è stata presentata al Senato, anche se è stata respinta la richiesta di calendaliz­zarla immediata. La prassi vuole, ricordano da ambienti di Palazzo Chigi, che quando si propone una sfiducia individual­e sia alla Camera sia al Senato, sia solo un ramo a votarla. E di regola quello di appartenen­za della persona a cui è indirizzat­a. In questo caso, sarebbe la Camera, dove la maggioranz­a per la Boschi è blindata. Ma è una prassi e non una regola. E da ambienti vicini al ministro si fa sapere che si è pronti a votare in ogni sede. Il ministro vorrebbe accelerare il voto, per fare chiarezza sulla sua posizione. Anche la minoranza pd è con lei. Anche se Pier Luigi Bersani lancia un segnale all’esecutivo: «Serviva la legge che chiedere ora Bankitalia». Ed Enrico Letta dice: «Voterei un no convinto alla mozione, ma Renzi ha usato spesso 2 pesi e 2 misure, in una sorta di moralità a intermitte­nza». Letta dice anche «basta ai politici di profession­e: si ascolti il voto a Grillo».

I più convinti nell’affondo sono i leghisti. Matteo Salvini dà dell’«infame» a Renzi e lo accusa per il suicidio del pensionato. Forza Italia, invece, prova un cambio di passo. Renato Brunetta aveva annunciato il sostegno alla mozione M5S, ma non tutti lo hanno seguito. E così si è deciso l’annuncio, per oggi, di una mozione di sfiducia contro il governo. Una mossa che serve per provare a ricompatta­re Forza Italia e per evitare l’accusa di andare a rimorchio di Grillo e Salvini.

Ma dalla Camera la battaglia passa al Senato. I 5 Stelle avevano deciso di procedere con la sfiducia individual­e a Montecitor­io, per non perdere tempo. Poi ci hanno ripensato e hanno deciso di chiederla anche al Senato, dove i numeri per la maggioranz­a sono più bassi e l’appoggio dei verdiniani può essere imbarazzan­te. Ma a Palazzo Madama va in scena uno scontro tra il leghista Stefano Candiani e l’azzurro Paolo Romani. L’Aula, infatti, respinge la proposta di M5S di discutere sabato la mozione. Romani dichiara che il suo gruppo è più interessat­o a una commission­e d’inchiesta. Candiani attacca: «Non si vuole fare chiarezza». Roberto Calderoli non si trattiene: «È incredibil­e, FI non era all’opposizion­e? Ma Brunetta e Romani sono capigruppo dello stesso partito?».

Berlusconi, ieri sera a cena con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, vorrebbe provare uno scambio con i 5 Stelle: sostenere la loro mozione individual­e, in cambio del sostegno dei grillini a quella collettiva del centrodest­ra. Difficile che i 5 Stelle accettino lo scambio e difficile anche che ci sia entusiasmo in Forza Italia nel votare al fianco del Movimento.

Galantino Per la titolare delle Riforme anche il sostegno del segretario della Cei Galantino

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Corriere della Sera, sui rapporti tra Vaticano e Stati Uniti
(foto Mistrulli) A Roma Il ministro Maria Elena Boschi ieri con il vescovo Nunzio Galantino alla presentazi­one di Imperi paralleli, il libro di Massimo Franco, edito dal Corriere della Sera, sui rapporti tra Vaticano e Stati Uniti

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