«Per FI è un boomerang»
Renzi: chi ha truffato pagherà e chi è stato truffato sarà risarcito
«Voltare pagina». Matteo Renzi vuole farlo in fretta perché sa di avere i numeri sulla mozione di sfiducia contro la ministra Boschi. Ai suoi descrive come «un boomerang» per Forza Italia la scelta di votarla, perché così facendo creerà sconcerto nel suo elettorato. Ma ha anche una preoccupazione il premier: «I risparmiatori sono molti in Italia e dobbiamo evitare che non si fidino più di noi».
La stretta Alfano: siamo pronti anche a rafforzare la normativa penale sui banchieri Ci sono troppi dirigenti Le banche vanno accorpate e lo faremo a partire dal credito cooperativo
«C’è un attacco al governo al quale non risponderò, Salvini ha detto che sono un infame, quando si arriva a strumentalizzare la morte di una persona, a speculare per qualche voto in più, per carità di Dio, fermiamoci prima».
Matteo Renzi negli studi di Porta a Porta difende a spada tratta se stesso, le scelte del suo governo, il provvedimento sulle banche, il suo ministro, Maria Elena Boschi, oggetto di una mozione di sfiducia: «La polemica sul conflitto di interesse del governo e del ministro Boschi è tecnicamente assurda. Noi abbiamo mandato a casa l’intero cda in cui c’era il padre di Boschi; il cda è stato sanzionato e il padre di Boschi ha pagato una sanzione. La legge è uguale per tutti, è finito il tempo delle leggi ad personam. Sarà un autogol per chi ha presentato la mozione».
Difende anche il sistema, istituzionale e bancario, dopo le polemiche incrociate, più o meno velate, dell’ultima settimana: «Questo salvataggio non viene fatto con soldi pubblici ma con un fondo interbancario. Con questo meccanismo abbiamo salvato il sistema. Intanto mettiamo al riparo il sistema bancario perché se parte il panico non andiamo da nessuna parte. I clienti di quelle banche invece devono sapere che sono solide. Le banche saranno vendute e ci saranno altri azionisti. Nonostante il livello medio, le banche italiane ora sono più solide di quelle tedesche».
Poi il premier sembra indicare un criterio che potrebbe essere applicato nei risarcimenti: «Chi ha truffato dovrà pagare e chi è stato truffato sarà risarcito». E un metodo con cui procederà nei prossimi giorni, anche in relazione alle incomprensioni degli ultimi giorni con la Consob e la Banca d’Italia: «Vedo un attacco al governo per dire che è tutta colpa del governo. Non risponderò che è colpa di altri. Io difendo tutte le realtà istituzionali, in questo momento perché si esce insieme da una situazione di tensione. Poi le responsabilità si verificheranno in una commissione d’inchiesta».
Di sicuro, a detta di Renzi, resta una morale: «Ci sono troppi cda, troppi direttori generali e troppi consulenti. Le banche vanno accorpate e lo faremo a partire dalle banche di credito cooperativo. È arrivato il momento di dire che ci sono stati troppi che hanno giocato a fare i piccoli banchieri. Io vorrei che ci fosse un gruppo bancario delle Bcc».
Sulla materia interviene anche il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, puntando invece l’indice contro il sistema bancario: «Se a livello politico e governativo lo riterremo necessario siamo pronti anche a rafforzare la normativa attuale penale a tutela dei risparmiatori. Non ci può essere un senso di impunità da parte dei banchieri».
Subito dopo la registrazione della trasmissione televisiva Renzi pubblica la sua enews e difende nuovamente i passi del governo: «Abbiamo istituito un fondo per salvaguardare le situazioni più delicate e previsto un arbitrato: chi è stato truffato, recupererà i soldi. Stiamo parlando di un milione di correntisti salvati. I casi di cui si sta discutendo invece in queste ore non arrivano a diecimila. Caso per caso andrà verificato chi ha fatto un investimento sbagliato e chi è stato truffato». Poi, di nuovo, la difesa del sistema bancario: «Avverto la responsabilità istituzionale di dare tranquillità e forza al sistema. L’unico rischio che abbiamo è che si crei una situazione di caos. I mutui stanno crescendo, la ripresa economica è partita. C’è chi vuole distruggere tutto. Non possiamo consentirlo».