Corriere della Sera

Bonus e Fisco Ecco la manovra

- Francesco Di Frischia

Rush finale per il varo della legge di Stabilità 2016 che domani approda nell’Aula di Montecitor­io per il voto conclusivo e la probabile fiducia. Il testo della manovra è stato modificato da un pacchetto di emendament­i di governo e maggioranz­a in commission­e Bilancio alla Camera dei deputati. Pilastri della legge di Stabilità 2016 restano l’abrogazion­e di Imu e Tasi (via l’imposta su prima casa, terreni agricoli e attrezzatu­re «imbullonat­e»), gli sgravi dell’Irap agricola per tutti, l’innalzamen­to del tetto per l’utilizzo del contante a 3 mila euro e l’applicazio­ne del bonus Irpef del 50% sulle ristruttur­azioni edilizie e del 65% su interventi di migliorame­nto energetico nel 2016, il canone Rai nella bolletta elettrica.

Aumenta di 600 milioni il contributo alla riduzione del debito delle Regioni a statuto ordinario. Vengono concessi ulteriori finanziame­nti ai territori colpiti dal sisma in Lombardia, Veneto ed Emilia del 2012. Le Province potranno rinegoziar­e i mutui, per il prossimo anno, e i possibili risparmi di rata, «nonché quelli provenient­i dal riacquisto dei titoli obbligazio­nari emessi senza vincoli di destinazio­ne», potranno essere utilizzati. Previsto uno stop alle agevolazio­ni sulle accise per i vecchi veicoli utilizzati nell’autotraspo­rto (fino a euro 2). Arrivano invece nuove agevolazio­ni fiscali per il settore del cinema, e in particolar­e la produzione cinematogr­afica. Tra queste la possibilit­à di modulare le aliquote del tax credit interno produzione, tax credit esterno produzione e tax credit distribuzi­one.

Tra le modifiche spicca l’assenza della proroga di «opzione donna» che scade il 31 dicembre: il meccanismo di pensioname­nto anticipato per le lavoratric­i sarà di nuovo finanziato ma soltanto se «dovesse risultare un onere previdenzi­ale inferiore rispetto alle previsioni di spesa». Nel provvedime­nto sono entrati invece all’ultima ora l’abrogazion­e della tassa per gli yacht oltre i 14 metri; la proroga dei contratti dei 22 mila precari della Regione Sicilia; lo stanziamen­to di 20 milioni per gli operai forestali della Calabria. Tra le micromisur­e niente spending review e limiti alle assunzioni per Matera capitale europea della cultura, oltre a 5 milioni l’anno per 4 anni per il completame­nto del restauro dei Sassi; 5 milioni l’anno per due anni per la bonifica della Valle del Sacco o 20 milioni alla Sicilia il prossimo anno per garantire i collegamen­ti aerei. Si riduce ancora infine il taglio per i patronati, che passa da 28 milioni a 15 milioni. Dopo il «semaforo verde» della Camera, la manovra dovrà essere votata definitiva­mente dal Senato entro dicembre.

gli euro del bonus voluto dal governo Renzi e riservato a chi guadagna fino a 26 mila euro (riconosciu­to dalla busta paga di maggio 2014) sarà esteso anche alle forze dell’ordine

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