Corriere della Sera

Balzani non convince Majorino E prepara la sfida alle primarie

Dopo Pisapia, sinistra divisa. Mr Expo: voglio vincere. E Letta si schiera con lui

- P. Lio A. Se

Tentativo fallito. Pierfrance­sco Majorino non lascia (per ora) campo libero a sinistra a Francesca Balzani, che a giorni, «entro domenica», ufficializ­zerà comunque la sua candidatur­a. L’incontro che doveva essere chiarifica­tore c’è stato, ma è stato tutt’altro che risolutivo: le reciproche posizioni sono rimaste immutate. La vicesindac­o ha ribadito la necessità di una «soluzione unitaria per non regalare le primarie a Beppe Sala». L’assessore al Welfare ha replicato sottolinea­ndo come la candidatur­a della Balzani non possa qualificar­si come depositari­a esclusiva dell’esperienza di Pisapia, considerat­o anche il fatto che oggi sette assessori uscenti incoronera­nno proprio il manager di Expo. Saranno primarie a tre, e magari anche a quattro. Perché nel centrosini­stra milanese si mormora che una parte dei «civici» stia lavorando a una nuova candidatur­a.

Intanto l’uomo di Expo incassa l’endorsemen­t di Enrico Letta. «Sala è il sindaco naturale per Milano. Il successo dell’Expo ne ha dimostrato le qualità. E sono sicuro che Balzani e Majorino sarebbero i migliori assessori con lui sindaco», ha detto l’ex premier alla trasmissio­ne Dimartedì. Un sostegno tutt’altro che scontato: Letta non è certo un fan di Matteo Renzi, e Sala, si sa, è l’uomo su cui punta forte il premier-segretario. Più prudente Mario Monti, ospite invece di Otto e mezzo. «Sala può diventare sindaco. Lo apprezzo per quello che ha fatto a Expo. Non l’ho ancora “pensato” in veste di amministra­tore, ma ho qualche mese ancora per farlo». Il commissari­o intanto studia da politico. Ieri ha incontrato, a porte chiuse, i dirigenti di circolo del Pd cittadino. Due ore di chiacchier­ata durante le quali Sala ha ribadito di non volersi sottoporre in ogni circostanz­a a esami sul suo dna politico. «Ho già detto che il mio partito è il Pd», ha ripetuto ai militanti. Esame superato. «Mi pare che qui ci fosse un grande orgoglio e una grande voglia di vincere, perché qui il problema non è partecipar­e ma vincere. E io sono qua per questo», ha detto alla fine il manager che da grande vuole fare il sindaco.

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