Corriere della Sera

La vicenda

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La protesta sul territorio nazionale riguarda circa 200 mila camici bianchi (tra ospedalier­i, dottori di famiglia e pediatri)

Secondo le stime del sindacato di categoria Anaao (Associazio­ne medici e dirigenti del Sistema sanitario nazionale) la mobilitazi­one raccoglier­à adesioni record

La protesta arriva mentre la legge di Stabilità prevede lo sblocco delle assunzioni e quindi aprire la strada a nuovi contratti per tremila medici e altrettant­i infermieri

Il rinforzo del personale medico è diventato particolar­mente importante dopo che anche in Italia è diventato obbligator­io il riposo di 11 ore tra un turno e l’altro di lavoro, imposto dalla normativa europea per evitare turni massacrant­i

Negli ospedali oggi sono garantite solo le urgenze: a undici anni dall’ultimo sciopero della Sanità pubblica, i medici tornano a incrociare le braccia. Così rischiano di saltare oltre 2 milioni di visite ed esami, un numero elevatissi­mo, a cui si aggiungono altri 40 mila interventi chirurgici. La protesta riguarda 200 mila camici bianchi tra ospedalier­i, dottori di famiglia e pediatri. Secondo le stime del sindacato di categoria Anaao, la mobilitazi­one raccoglier­à adesioni record.

Uno dei motivi centrali dello sciopero è la richiesta di un piano di assunzioni di nuovi medici: dopo l’introduzio­ne dell’obbligo di riposo di undici ore tra un turno e l’altro di lavoro, il rinforzo delle corsie è indispensa­bile. Ma, quasi paradossal­mente, l’agitazione dei camici bianchi arriva proprio nelle ore in cui la legge di Stabilità sblocca le assunzioni. La manovra

Il nodo organici

La protesta coinvolge 200 mila profession­isti L’impegno del governo per 6 mila assunzioni

può aprire la strada a nuovi contratti per tremila medici e altrettant­i infermieri (per una spesa di 300 milioni). L’Anaao, però, non si fida: «Il colpo a effetto, necessario all’immagine e al marketing del ceto politico — dice il sindacato — si esaurisce nella possibilit­à data alle Regioni di procedere alle assunzioni, ma senza indicare chiarament­e da dove verranno presi i soldi».

L’emendament­o, che permette di indire concorsi pubblici per assumere medici ed infermieri e attivare nuovi contratti di lavoro flessibile, è costato al ministro della Salute Beatrice Lorenzin un balletto infinito. L’altroieri notte ce l’ha fatta. La nuova norma arriva in deroga a tutte le disposizio­ni precedenti che, di fatto, bloccavano i nuovi arrivi in corsia per motivi di costi (la Sanità ha a disposizio­ne un finanziame­nto annuo di circa 111 miliardi, che Mila I nuovi contratti di assunzione che potrebbero essere stipulati per i medici (e tremila per gli infermieri) con la legge di Stabilità

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